La segnalazione di Legambiente:
maxi-inquinamento sul lago d'Iseo

Un nuovo maxi inquinamento del Lago d'iseo è stato segnalato dalla Legambiente del Basso Sebino, che, ad un comunicato stampa, ha allegato anche alcune fotografie più che eloquenti che documentano una chiazza oleosa lunga 3 chilometri e larga 200 metri.

Un nuovo maxi inquinamento del Lago d'iseo è stato segnalato dalla Legambiente del Basso Sebino, che, ad un comunicato stampa, ha allegato anche alcune fotografie più che eloquenti che documentano una chiazza oleosa lunga 3 chilometri e larga 200 metri.

«Sabato scorso nella mattinata, sembra dopo un arresto dello sfioratore durato qualche giorno - si legge nel comunicato stampa a firma di Dario Balotta - è uscito dallo sfioratore di Pisogne che dà sul canale industriale, un getto continuo e concentrato di liquami e oli fumanti di vario tipo. Molto probabilmente per Legambiente si tratta di scarichi fognari e scarichi industriali illeciti mescolati assieme che hanno inquinato gravemente tutto l'alto lago d'Iseo».

«Si tratta - prosegue il comunicato di Legambiente - del più grande inquinamento del Sebino degli ultimi anni che si è ripetuto anche nella giornata di domenica. Due sono le questioni urgenti da affrontare per l'associazione ambientalista. La prima riguarda il mal funzionamento delle nuove strutture fognarie di Pisogne dopo gli interventi costati centinaia di migliaia di euro, compreso lo spostamento dello sfioratore del Trocadero, che non garantiscono la loro attività. La seconda riguarda la grave e colpevole sottovalutazione di queste problematiche da parte dei Sindaci e dell'Arpa».

«Il lago non è solo una ricchezza ambientale - conclude il documento -, ma anche economico/turistica che va salvaguardata. Questi episodi si ripetono anche perchè non esiste alcuna azione di contrasto e di vigilanza attiva sul lago dopo la soppressione della motovedetta dei carabinieri che invece va rapidamente ripristinata. Visto il ripetersi di questi gravi inquinamenti provvederemo a fare un esposto alle autorità competenti».

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