«Uccidere una madre dinanzi ai suoi cuccioli non è un atto degno di un Paese civile. Qui non siamo in presenza di una casualità o di una tragico incidente. A questo punto chiedo al Ministro dell’Ambiente di fare subito chiarezza. Come si può pensare di vigilare sull’ambiente italiano quando si è incapaci di tutelare un singolo animale?»
Non tarda ad arrivare la dichiarazione di Lara Magoni, Consigliere regionale e Vice-Presidente della Commissione Ambiente di Regione Lombardia, da sempre impegnata in prima linea per la difesa e la tutela degli animali, dopo aver appreso la morte dell’orsa Daniza nella Provincia autonoma di Trento.
«Ci devono spiegare quali siano state le condizioni per intervenire con la telenarcosi e soprattutto se siano stati rispettati tutti i parametri medico-veterinari.
Guardando quelle immagini credo che oggi sia stata una sconfitta per tutti. Quando l’arroganza del potere cerca di manipolare a proprio piacimento gli abitanti della natura la barbarie è dietro l’angolo».
«Era stato considerato il nemico numero uno ed è morta con una semplice anestesia. In realtà, la colpa di quell’orsa è stata quella di adempiere pienamente al suo dovere di madre protettrice dei suoi cuccioli. Non bisogna essere animalisti convinti per intuire che in questo caso sono venuti meno tutti i parametri del rispetto. Un bosco senza animali rischia di diventare come una città senza umani. Mi attendo ora una posizione netta da parte del Ministro Galletti. La politica faccia la sua parte».
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