La protesta degli alpini contro Salvini
«Non indossi la nostra maglietta»

Il presidente della sezione milanese Luigi Boffi ha scritto al presidente nazionale e agli alpini di Bergamo per criticare la scelta del ministro dell’Interno.

E’ bastata una semplice maglietta a scatenare la polemica. Il presidente della sezione milanese dell’associazione alpini ha scritto al presidente nazionale e ai colleghi di Bergamo per criticare la scelta del ministro degli Interni di indossare la maglietta ufficiale dell’associazione. Salvini l’ha indossata il 20 agosto a Milano, quando ha fatto visita all’Opera Cardinal Ferrari, e a Pinzolo durante una diretta Facebook. «Ne va della nostra credibilità, della nostra autonomia, della nostra serietà - ha detto - Una volta per tutte diciamolo forte: non siamo noi Associazione Nazionale Alpini a seguire la Lega, ma caso mai Salvini che furbescamente cavalca il sentire sincero e senza altri falsi scopi di noi Alpini».

L’associazione nazionale è intervenuta con un post su Facebook: «A seguito delle recenti vicende relative all’utilizzo di nostri marchi e simboli da parte di persone esterne all’Associazione Nazionale Alpini e che a volte rivestono ruoli istituzionali, politici o comunque pubblici, l’ANA ribadisce e riafferma quanto è indicato all’art. 2 del nostro Statuto, ossia che l’Associazione è apartitica. Si afferma pertanto che ogni eventuale accostamento dei nostri simboli a situazioni politiche, personaggi politici o altro non è assolutamente promosso né voluto dall’ANA».

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