La polizia locale: rimettetevi la maglietta
«Naturismo» vietato. Che ne pensi?

«Siete pregati di rimettervi la maglietta» ha ordinato il vigile a chi in quel momento era in costume oppure a torso nudo. Tutti hanno obbedito senza fare tante storie, restando però con il dubbio: «Che cosa abbiamo fatto di male?».

Non è stato il caldo a dare alla testa dell’agente il quale non ha fatto altro che far rispettare il Regolamento di polizia urbana del 2011. In particolare la lettera D dell’articolo 9 che prevede il divieto di «praticare in parchi e giardini pubblici forme di naturismo». Norma probabilmente sconosciuta ai più, anche perché non ci sono cartelli segnalatici a far da promemoria e raramente applicata, ma nota a chi domenica pomeriggio ha preso il cellulare e composto il numero della centrale operativa di via Coghetti per denunciare la trasgressione.

Un altro blitz, dunque, della polizia locale in un parco cittadino, in particolare dopo quello al Baden Powell di Celadina per sanzionare i cittadini colpevoli di non usare il guinzaglio con il proprio cane. Domenica a finire nel mirino è stato il centralissimo parco Suardi: con l’asticella del termometro che nel fine settimana ha superato i 30 gradi Celsius, chi non è partito per il lago o per la montagna ha cercato un po’ di refrigerio nei giardini pubblici, tra cui l’area verde tra via San Giovanni e via Battisti.

Non moltissime persone, c’è da dire, una ventina al massimo, sdraiate su coperte e teli mare, che all’improvviso si sono viste avvicinare dall’uomo in divisa il quale gentilmente ha chiesto agli interessati di coprirsi. «L’intervento della polizia locale è stato su segnalazione di un cittadino - spiegano l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi e la collega all’Ambiente Leyla Ciagà -, ma non c’è stata nessuna multa». Il problema sta a monte, in quella dicitura poco chiara, considerato che il termine naturismo solitamente si associa alla nudità. «È mia intenzione proporre una modifica di questa norma - afferma Gandi - cambiando il termine naturismo e distinguendo i parchi sulla base della posizione e della frequentazione».

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