La multa? Il vigile non ha visto il tagliando
«E ogni tanto serve un po’ di logica»

Due lettere di due bergamasche alle prese con la polizia locale e due multe che hanno tutta una storia alle spalle. Ecco qui le disavventure di due donne che vivono a Bergamo.

«Volevo raccontarvi la “strana”avventura che mi è successa lunedì 9 febbraio. Avevo parcheggiato la mia auto di fronte al comune di Bergamo, pagato regolarmente il mio ticket, e mi sono recata in studio, finito ciò che dovevo sono tornata alla mia auto e vi ho trovato una multa: diceva che io non avevo esposto il biglietto... peccato che il biglietto fosse lì in bella vista, e la multa mi era stata data alle 15 e 16, ossia 4 minuti dopo il mio arrivo. Il mio biglietto oltre tutto scadeva alle 15 e 22».

E da qui una lunga e interminabile trafila: «Telefono ai vigili, li chiamo e dico quanto accaduto, mi spiegano ciò che devo fare, ossia andare all’ufficio protocollo e fare richiesta di cancellazione della multa. Mi reco all’ufficio protocollo - e nel frattempo avviso l’asilo delle mie figlie che sarei arrivata tardi a prenderle…-. Lì una signora mi dice che devo avere un modulo per poter far reclamo, che devo prendere in via Coghetti… la stessa signora mi dice che erano già state da lei tre persone in mattinata: e se regalassimo degli occhiali nuovi a questi attenti addetti alla sosta???».

E la bergamasca commenta: «Io sono una libera professionista e mi chiedo se è il caso di perdere una mattina di lavoro per farmi cancellare 28 euro di contravvenzione (che non sono pochi) dato il comportamento distratto di un agente che ha sbagliato tra l’altro a fare il suo lavoro». Adesso dovrò andare a recuperare il modulo in Via Coghetti dai vigili, da lì poi vedere se riesco a farmi cancellare la multa, altrimenti devo tornare in Comune, perché ovviamente deve essere fatto entro 5 giorni». E continua: «Mi chiedevo a chi devo mandare la parcella del mio onorario per le ore di lavoro perso: se al responsabile di Atb che manda in giro i suoi controllori della sosta distratti o al responsabile della polizia municipale o direttamente al sindaco...». Dopo la segnalazione della lettrice Atb ha avviato le verifiche e ha accertato che l’intervento non è stato effettuato da propri ausiliari.

«Capisco che un errore possa capitare – conclude la donna – ma perché poi si debba perdere una giornata no! Mi chiedo perché non sia possibile fare tutto ciò mandando un fax o una mail Pec con tanto di foto del tagliando del parchimetro e multa ma si debba fare il giro della città e fare code ovunque. Mi chiedo anche se quello su cui contano è sul fatto che non sempre uno abbia il tempo da buttare e corra in giro per la città per farsi cancellare la multa ma si rassegni e paghi».

Un’altra disavventura a una mamma lavoratrice di un bambino che frequenta la prima elementare alla scuola Ghisleri, zona piazza Sant’Anna. «Tutti i giorni, appena finisco di lavorare, percorro via Piatti e via Borgo Palazzo, facendo lo slalom gigante tra macchine parcheggiate a casaccio, per ritirare in tempo mio figlio all’uscita da scuola. Ho sempre monetine da 50 centesimi nel portafoglio, perché, non facendo in tempo andando a piedi, sono costretta a parcheggiare e, quindi, a pagare». Il 19 novembre, però, a ritirare il figlio è arrivata in ritardo: «Quel giorno le macchine e i furgoni parcheggiati ostruendo la strada lungo Borgo Palazzo, all’altezza del civico numero 82, erano talmente ammassate da provocare serie difficoltà alla circolazione. Arrivando in ritardo a scuola, i miei pensieri erano solo per mio figlio: ho lasciato perciò la macchina nell’apposito parcheggio senza pagare, unica volta, l’obolo. Si è trattato di soli 10 minuti: era mercoledì e dovevamo andare alla lezione di judo. Incredibilmente, ho trovato un vigile che mi stava dando la multa. Gli ho spiegato le mie ragioni, gli ho fatto capire che tutto era stato causato da macchine che ostruivano via Borgo Palazzo, gli ho detto chiaramente che sanzionare nei dintorni delle scuole in orario di entrata e di uscita è a dir poco indecente... Niente. Il vigile ha ritenuto comunque di darmi la multa. E alla mia richiesta di sapere il suo nominativo, non ha voluto fornirmelo, asserendo solo che, in caso di ricorso, nel verbale era riportata la sua matricola».

Ora, capisco che gli scuolabus sono troppo onerosi; posso capire che è impossibile riservare ai genitori parcheggi davanti alle scuole. Credo però che farebbe guadagnare molti punti al nostro comune una semplicissima regola di buon senso: non dare multe nei pressi delle scuole 10 minuti prima e 10 minuti dopo le entrate e le uscite dei bambini. In fondo, volendo, si può far cassa altrove...».

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