La madre di Hina Saleem, la pachistana di 21 anni uccisa e sepolta dal padre nel giardino dell’abitazione di Sarezzo (Brescia), si è presentata ai carabinieri chiedendo di poter denunciare il marito per l’omicidio. Gli inquirenti hanno spiegato alla donna che in Italia, in caso di delitto, le indagini e l’iter giudiziario procedono d’ufficio, senza bisogno di denunce, ma l’accusa della donna nei confronti del marito Mohammed Saleem è stata comunque chiara e ha rafforzato gli ormai schiaccianti indizi a carico dell’uomo in merito al maltrattamento e all’uccisione della figlia. Le indagini sul caso, intanto, proseguono; l’obiettivo principale degli inquirenti è la cattura del terzo, presunto complice dell’omicidio: Mahmoud Zahid, 27 anni, cognato di Hina. Nel frattempo la madre della ragazza uccisa è stata portata in un luogo protetto dai carabinieri, mentre Giuseppe Tempini, il ragazzo originario di Costa Volpino che aveva vissuto con Hina a Brescia, si è trasferito dai genitori a Pisogne.
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