Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 16 Aprile 2015
La Giornata per la Terra è il 22
Il Cesvi la celebra con «SuperA Perù»
La nascita della Giornata della Terra risale al 22 aprile 1970, quando, in seguito a un incidente petrolifero al largo di Santa Barbara, in California, un riflettore sulla questione ambientale viene finalmente acceso .
E 20 milioni di cittadini americani si mobilitano per una manifestazione a difesa della natura. È a partire da quel momento, 45 anni fa, che questa Giornata viene dedicata alla salvaguardia del nostro Pianeta.
Cesvi celebra la Giornata della Terra come un’occasione in cui lo sviluppo economico e la sostenibilità diventano alleati. Da oltre 20 anni Cesvi opera nella zona sud occidentale dell’Amazzonia, dove si registra la maggiore concentrazione di piante tropicali e di biodiversità.
Oggi, con il progetto «SuperA Perù» - dove «A» sta per «alimenti» dall’alto contenuto di proteine, amminoacidi essenziali, vitamine ed oligoelementi - recentemente approvato dall’Unione Europea, Cesvi rinnova il suo impegno a fianco delle comunità dei produttori di castaña, detta noce amazzonica, e di quinoa, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo economico sostenibile e di ridurre la povertà, principalmente nella regione amazzonica di Madre de Dios e in quella andina di Ayacucho.
Più della metà degli abitanti dell’area di Ayacucho vive in condizioni di povertà. La popolazione rurale è in gran parte di etnia quechua ed è organizzata in comunità di contadini. L’attività principale è l’agricoltura e una delle maggiori coltivazioni è quella di quinoa. Grazie alle sue straordinarie proprietà nutritive, la quinoa, il «superalimento» sacro degli Inca, è diventata di uso comune, tanto che nel 2013 è stata proclamata dall’Onu «alimento dell’anno» ed è attualmente considerata un elemento chiave per la sicurezza alimentare mondiale.
Tuttavia, l’incremento della domanda di mercato e il conseguente intensificarsi di monocolture di quinoa hanno avuto un forte impatto sulle condizioni di vita delle fasce deboli della popolazione peruviana, sia dal punto di vista ambientale che economico. Il prezzo attuale della quinoa, infatti, rischia di diventare un ostacolo al consumo locale, che a livello nazionale si è quasi dimezzato.
L’intervento di Cesvi mira a favorire un commercio internazionale equo e solidale, promuovendo uno sviluppo economico sostenibile con un importante focus sulla competitività territoriale. La quinoa, così come la castaña, è un prodotto con un notevole potenziale economico, la cui catena produttiva ha un elevato potenziale d’inclusione dei piccoli e medi produttori.
Cesvi vuole contribuire anche al miglioramento delle condizioni di lavoro delle donne, protagoniste della vita agricola, inserendole nei consigli di amministrazione delle organizzazioni di produttori. Per garantire la sostenibilità ambientale, inoltre, Cesvi promuove la produzione biologica, la corretta gestione dell’acqua e delle pratiche di gestione agro-ecologiche per la fertilità del suolo e il controllo dei parassiti.
«In un’epoca in cui l’agricoltura dev’essere innanzitutto quantità, a discapito spesso della qualità, il progetto SuperA Perú vuole riportare la bontà e l’origine naturale dei prodotti al centro dell’attenzione, senza però dimenticare il loro importante valore economico». Lo spiega Jacopo Reina, coordinatore del progetto: «Una cosa non esclude l’altra: con tecniche innovative e biologiche, attente alla salute dei produttori, dei consumatori e dell’ambiente, si può infatti garantire la crescita economica delle popolazioni coinvolte nella regione di Ayacucho e contribuire, quindi, al miglioramento delle loro condizioni di vita. Lo sviluppo agricolo ed economico diventa così il vettore della sostenibilità ambientale e sociale[.
C’è un protagonista silenzioso che scandisce il ritmo della vita nella foresta amazzonica, l’ecosistema più ricco di biodiversità al mondo. È il castaño, un albero affascinante e millenario, in grado di raccontarci tante storie. In primo luogo la storia delle comunità native Ese ’Eja, residenti nell’area al confine tra Perù, Brasile e Bolivia, che il Cesvi difende e sostiene fin dal 1989. Cesvi presenta «Una noce per l’Amazzonia», un viaggio tra Perù e Bolivia che ripercorre le tappe di un impegno ultraventennale per lo sviluppo delle comunità indigene e lo sfruttamento sostenibile delle risorse forestali. Il documentario «Una Noce per l’Amazzonia» è prodotto da Cesvi in collaborazione con il Comune di Milano.
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