Cronaca
Giovedì 03 Settembre 2015
La foto del bimbo ha indignato il mondo
Morti anche la mamma e il fratellino
Sono morti anche la mamma e il fratellino di 5 anni del bimbo di 3 annegato mercoledì, le cui foto hanno commosso e indignato il mondo.
Lo ha riferito - secondo la stampa canadese - la famiglia del piccolo, in fuga da Kobane. L’unico sopravvissuto è il padre che vuole tornare nella città siriana per seppellire la famiglia.
Il bimbo di 3 anni si chiamava Aylan Kurdi ed era in fuga dalla martoriata città curdo-siriana, per mesi sotto l’assedio dell’Isis: è morto annegato mentre cercava di raggiungere l’isola greca di Kos dalla costa turca di Bodrum, Sulla stessa rotta solo mercoledì sono morte complessivamente 12 persone.
Siamo sconvolti dalla tragica immagine del bambino siriano annegato. I bambini rifugiati hanno urgente bisogno di protezione. #refugeecrisis
— UNICEF Italia (@UNICEF_Italia) 3 Settembre 2015
Kobane, la città al confine fra Siria e Turchia, è divenuta simbolo di resistenza ai fondamentalismi, meta di attivisti, missioni umanitarie e spedizioni di informazione. Ha resistito all’Isis per 134 giorni di assedio. A metà settembre sarà l’anniversario della prima ingente offensiva dei Daesh contro il cantone curdo di Kobane.
E ancora una volta nella storia, l’orrore prende forma attraverso le sue vittime più incolpevoli, i bambini. Immagini che vanno ad aggiungersi ad altre altrettanto tragiche. Come il bambino polacco nel ghetto di Varsavia.
O quella della piccola vietnamita.
Immagini alla quali è impossibile rassegnarsi, così come voltare la testa dall’altra parte: un orrore che ci riguarda. Tutti.
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