Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 24 Settembre 2015
La Diocesi di Bergamo ai musulmani:
«Riflettiamo insieme sulla Misericordia»
«Mi piacerebbe potessimo trovare occasioni per riflettere sul senso che i musulmani danno a quello che è uno dei nomi più importanti di Dio: Al-Rahman, al-Rahim». Questo uno stralcio della lettera che don Massimo Rizzi, direttore dell’Ufficio per il Dialogo Interreligioso della Diocesi di Bergamo, scrive alle comunità musulmane in occasione della Festa del Sacrificio del 24 settembre.
Ecco la lettera integrale:
«Nella veste ufficiale di responsabile dell’Ufficio per il Dialogo interreligioso della Diocesi di Bergamo, desidero cogliere questa circostanza propizia per esprimervi il mio augurio più sincero di buona festa e per trasmettervi gli auguri della comunità cattolica bergamasca».
«Ebrei, cristiani e musulmani condividono il riferimento comune ad Abramo e al sacrificio del figlio, segno della sua piena sottomissione al volere di Dio, ma anche accoglienza della misericordia dell’Onnipotente ha cura di ogni essere umano».
«Già quando ci eravamo incontrati in occasione della festa di fine Ramadan mi ero permesso di sottolineare due aspetti su cui, in questi giorni, siamo particolarmente sollecitati: da un lato la questione dei profughi, ormai parte della cronaca quotidiana, e dall’altra il tema della misericordia, dimensione su cui noi cristiani saremo impegnati a riflettere nel prossimo giubileo indetto da Papa Francesco».
«La situazione dei richiedenti asilo ospitati nella Bergamasca mi ha dato occasione di coinvolgervi per le più svariate motivazioni: l’animazione religiosa di alcuni momenti di preghiera laddove sono ospitati i profughi, il recupero di testi religiosi e altro materiale utile per l’espressione della dimensione di fede. Sono certo che la collaborazione in questo ambito possa proseguire proficuamente, per aiutare queste persone che giungono in Italia alla ricerca di una vita migliore, a non perdere la speranza, che sia alimenta anche grazie alla fede».
«A partire dal prossimo 8 dicembre, la comunità cristiana sarà chiamata a vivere il giubileo della Misericordia. Occasione di grazia e di benedizione per rivedere il nostro essere cristiani, sia nel modo di pensare, come anche nel modo di agire. Potrà apparirvi strana la proposta che ora vi faccio: mi piacerebbe potessimo trovare occasioni per riflettere insieme su tale tema, e sul senso che i musulmani danno a quello che è uno dei nomi più importanti di Dio: Al-Rahman, al-Rahim. Sono infatti convito che il tema della misericordia possa essere un terreno su cui poterci confrontare, sia nella comprensione del mistero di Dio ma soprattutto nella declinazione pratica di questo valore che condividiamo. Come infatti afferma papa Francesco: “Questo Anno Giubilare vissuto nella misericordia possa favorire l’incontro con queste religioni e con le altre nobili tradizioni religiose; ci renda più aperti al dialogo per meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione”».
«Da ultimo desidero invitarvi al prossimo incontro organizzato da un gruppo di varie realtà coordinato dalle Acli e dall’Ufficio per il Dialogo Interreligioso. Il Dio Clemente e Misericordioso che insieme adoriamo ci accompagni in questo anno sociale ormai iniziato. Buona Festa! Aid Mubarak».
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