La crisi non ferma bar e ristoranti
In 5 anni sono l’11 per cento in più

Crisi o non crisi sono in crescita a Bergamo ristoranti, bar e locali serali. Un fenomeno che riguarda soprattutto le zone centrali.

Negli ultimi cinque anni il settore della somministrazione di cibo e bevande ha avuto un incremento dell’11,33%, con 57 nuove attività avviate tra il 2009 e il 2014 (dati Ascom). Al 31 dicembre 2014 gli alberghi, i ristoranti, i bar e i locali serali a Bergamo erano 560, il 3% in più del 2013. Un incremento progressivo e costante nell’ultimo quinquennio, con una sola battuta d’arresto nel 2012, subito recuperata l’anno seguente.

Se si esclude il commercio ambulante, cresciuto del 40%, l’altro settore in crescita è quello del commercio fisso alimentare (6,85%). Perdono quota invece, dal 2009 al 2014, i negozi di tutti i generi non alimentari (-6,68%), penalizzati in particolare i punti vendita di abbigliamento e calzature, che più hanno risentito del calo dei consumi.

Viale Papa Giovanni, piazza Pontida, le zone della rotonda dei Mille, di largo Belotti e via Petrarca stanno diventando dei veri e propri distretti dell’enogastronomia. Con gastronomie, piadinerie, hamburgherie e take away di ogni genere: dal cibo etnico alla polenta, dalle zuppe ai frullati. «Le abitudini dei consumatori sono cambiate» – spiega Oscar Fusini, vicedirettore di Ascom.

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