Cronaca / Bergamo Città
Martedì 03 Febbraio 2015
La colletta di «Pattini in libertà»:
600 kg di grana e 50 quintali di riso
È stata consegnata simbolicamente martedì mattina nella Sala Cavalli del Comune di Bergamo la colletta alimentare realizzata nell’ambito della manifestazione «Pattini in libertà».
Quattro le parrocchie coinvolte, alle quali gli organizzatori della pista di pattinaggio hanno destinato 600 kg di grana padano e 50 quintali di riso a favore delle famiglie bisognose della Bergamasca.
La consegna effettiva sarà effettuata lunedì prossimo. A don Biagio Ferrari della Comunità di San Fermo della parrocchia di Sant’Anna, Bruno Gamba (in rappresentanza di don Andrea Mazzucconi) di San Tomaso de’ Calvi, don Giuseppe Rossi di Boccaleone e don Dario Covelli di Martinengo gli organizzatori Andrea Mantovani e Massimiliano Pezzoni, gli sponsor, tra cui Adam Lodovici della concessionaria Lodauto di Orio, e l’assessore Loredana Poli, in rappresentanza dl Comune di Bergamo, consegneranno il materiale per i bisognosi che vivono nei Comuni e nella zona delle tre parrocchie coinvolte.
«Avvicinare sport e solidarietà – ha dichiarato l’assessore all’istruzione, università, formazione e sport del Comune di Bergamo Loredana Poli – è una pratica virtuosa che ha radici nella specificità della pratica sportiva e che mette in gioco la persona nella sua globalità: gioco, sfida, attenzione alle regole, rispetto e solidarietà ne sono gli aspetti rilevanti. Mi complimento per la riuscita dell’iniziativa che ha tenuto conto in particolare della popolazione giovane e giovanissima, anche con il coinvolgimento delle scuole».
«In qualità di organizzatori – ha dichiarato Luca Mantovani, ex olimpionico e gestore della pista di pattinaggio con la moglie Tony Bombardieri – abbiamo deciso di ripetere l’iniziativa della colletta alimentare a conclusione dell’esperienza di “Pattini in Libertà”. Riteniamo che lo sport trasmetta valori positivi e valori profondi, come quello della solidarietà. Il nostro è un gesto tangibile per aiutare le famiglie in difficoltà e di questo siamo orgogliosi».
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