La casa degli orrori a Trescore
È dove il 41enne seviziava i gatti

Un appartamento disordinato e sporco, macchie di sangue su mobili, pavimento e letto e soprattutto lacci vari, cinture di asciugamano e coltelli, questo quanto hanno trovato gli agenti del Corpo forestale dello Stato nell’appartamento del «killer» dei gatti, un 41enne di Trescore.

Un appartamento disordinato e sporco, macchie di sangue su mobili, pavimento e letto e soprattutto lacci vari, cinture di asciugamano e coltelli, questo quanto hanno trovato gli agenti del Corpo forestale dello Stato di Bergamo quando sono entrati nell’appartamento del «killer» dei gatti, un 41enne di Trescore Balneario.

«Lo abbiamo seguito con vari appostamenti per alcuni giorni - spiega Rinaldo Mangili, comandante provinciale del Corpo forestale - grazie anche agli uomini del Nirda che sono saliti da Roma e che ci hanno aiutati in questo caso certamente singolare e aberrante. Una volta raccolti gli elementi e ottenuto dalla Procura il via libera alla perquisizione in appartamento, abbiamo proceduto a fermare l’uomo e a salire con lui nella sua abitazione posta nel centro di Trescore».

«Qui - prosegue Mangili - abbiamo trovato vari oggetti riconducibili presumibilmente alle sevizie che l’uomo perpetrava nei confronti dei cuccioli, in particolare cinture di accappatoi usate per legare le zampine dei gattini, lacci in alcuni casi disposti come cappio con i quali venivano strangolati i gattini. Noi ci stiamo occupando dei reati che ci competono, il 144 bis e il 144 ter, vale a dire l’uccisione con violenza degli animali, del resto se ne occuperanno i carabinieri».

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