La busta paga degli statali è in calo
Sarà un fronte caldissimo per i rinnovi

Tra il 2010 ed il 2014 le buste paga degli statali si sono alleggerite di 390 euro guardando alle retribuzione lorda procapite. È quanto risulta dai dati dell’Istat.

E ciò senza calcolare gli effetti dell’inflazione che, nell’arco dei quattro anni ricostruiti nelle serie dell’Istat, non sempre è stata così bassa.

I numeri scaldano il fronte già caldissimo dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego: la questione terrà banco nei prossimi giorni, a partire da martedì quando al ministero dell’Economia si terrà un incontro tra dipendenti e vertici politici del Mef. Dal 13 novembre le assemblee sui luoghi di lavoro, mentre è fissata per il 28 di novembre la manifestazione nazionale delle categorie del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil.

In base ai dati Istat, la retribuzione lorda pro capite passa da 34 mila 662 euro annui del 2010 a 34 mila 272 del 2014. Allo stop degli incrementi contrattuali si sono aggiunti anche i tetti al turnover (si è passati da 3,5 milioni di posti a 3,3 milioni). Un combinato disposto che ha fatto scendere le uscite della Pubblica amministrazime per la voce «redditi da lavoro dipendente», somma di stipendi e contributi, di 8 miliardi e 734 milioni, sempre mettendo a confronto il primo anno di blocco contrattuale, il 2010, con l’ultimo anno per cui è disponibile l’aggiornamento dell’Istituto di statistica, il 2014. Solo nell’ultimo anno la riduzione della spesa complessiva per il pubblico impiego è stata superiore a un miliardo.

Nonostante ciò le uscite destinate al personale restano comunque uno dei capitoli più pesanti nel bilancio dello Stato: nel 2014 le cifra è stata di 163 miliardi e 814 milioni. E anche la paga annua base, sempre al lordo, è rimasta sopra i 34 mila euro a testa. Una media che nasconde però delle differenze, anche se non fortissime, tra i principali settori della P.A. (si passa dai 32 mila e 978 euro dell’amministrazione centrali ai 44 mila e 199 degli enti di previdenza).

Tutti i numeri sono contenuti nelle tabelle che l’Istat, come ogni anno, aggiorna in questo periodo, ma stavolta si incrociano con le polemiche sul rinnovo del contratto per i travet. La legge di Stabilità, dopo la dichiarazione di illegittimità del blocco da parte della Consulta, stanzia 300 milioni per gli incrementi stipendiali nel 2016. Risorse considerate insufficienti dai sindacati, che criticano anche il congelamento del salario accessorio e le modalità indicate per il rinnovo negli enti locali (la manovra prevede che i criteri vengano fissati in un decreto ad hoc).

L’Istat certifica «l’ingente danno economico che il blocco dei contratti ha prodotto ai lavoratori statali», dice il segretario confederale della Cisl, Maurizio Bernava, che chiede al Governo di aprire il confronto sul rinnovo contrattuale.

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