Italiani, l’88% ha almeno una prima dose di vaccino anti Covid. Sileri: «Prolungare lo stato emergenza se serve ma per poco»

La campagna vaccinale in Italia procede: quasi l’85% degli over 12 hanno già una copertura di due dosi di vaccino. Costa: «Non chiuderà più niente nel nostro Paese anche se, ovviamente, ci sono alcune limitazioni per i non vaccinati».

Cento milioni di vaccinazioni in poco meno di 12 mesi. È confermato dai numeri il cambio di passo della campagna di immunizzazione in Italia che da alcune settimane sembra avere pigiato con decisione sul pedale dell’acceleratore . In base ai dati diffusi dal governo fino ad oggi i sieri inoculati sono stati complessivamente 99.792.722, una cifra che rende l’obiettivo questione di ore. A livello europeo l’Italia si piazza ai primissimi posti in questa speciale classifica con 168,4 dosi per ogni cento abitanti.

Nei giorni scorsi il generale Francesco Figliuolo ha annunciato che entro il 31 dicembre sono quattordici milioni le vaccinazioni da completare per gli over 18 con oltre 20 milioni di dose previste. Una road-map in cui la Struttura commissariale ha individuato target quotidiani da raggiungere. Analizzando i dati degli ultimi giorni emerge che i risultati stanno andando, al momento, oltre le attese. Le immunizzazioni effettuate nei primi tre giorni del mese sono state complessivamente 1 milione e 456 mila, una cifra ben al disopra del target prefissato che si fermava a circa 1 milioni e 200 mila iniezioni. Un trend ribadito anche nei giorni successivi con cifre che, facendo una media quotidiana, superano di circa 80 mila unità quanto fissato dal Commissario. Una corsa al vaccino che però non sembra preoccupare per quanto riguarda la disponibilità delle scorte. Anche alla luce degli arrivi già previsti dei due vaccini, e della disponibilità di una scorta non indifferente, circa 2,5 mln di dosi, da poter distribuire alle regioni.

Ad oggi le persone che hanno ricevuto almeno una dose sono 47.477.646, pari all’87,91% della popolazione over 12. A completare il ciclo sono stati in 45.830.582, l’84,86% della popolazione over 12. Risultati molto incoraggianti anche sul fronte «booster».

«Abbiamo cercato di anticipare gli scenari nel nostro Paese.L’introduzione anticipata del Super Green pass è stata fatta per prevenire scenari peggiori, qualora ci dovesse essere un cambio di colore in alcune regioni. Ma non chiuderà più niente nel nostro Paese anche se, ovviamente, ci sono alcune limitazioni per i non vaccinati» ha ribadito ad Agorà su Rai Tre, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa sull’eventuale introduzione di ulteriori misure per tenere sotto controllo l’epidemia Covid in Italia qualora l’Rt continui ad aumentare.

I dati che vedono un incremento di contagi, ha precisato, «vanno letti correttamente: un anno fa avevamo 30.000 ricoverati oggi 6.000, avevamo 3.300 in terapia intensiva oggi poco meno di 800 persone in terapia intensiva . C’è un incremento di contagi ma anche dovuto alla grande quantità di tamponi che stiamo facendo. La grande differenza rispetto all’anno passato la fa il fatto che l’87% dei cittadini si è vaccinati e credo questa sia la manifestazione concreta dell’efficacia del vaccino».

E il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri ha specificato nella mattinata di giovedì 9 dicembre che lo stato di emergenza «se necessario dovrà essere prolungato, ma comunque per poco tempo». «Ci si deve ragionare sicuramente - ha aggiunto - ma tutto dipende da quella che sarà l’evoluzione della pandemia. Ne siamo quasi fuori, la variante Omicron rimescola un po’ le carte, vediamo come si procede con le prime e con le terze dosi».

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