Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 31 Marzo 2014
Istat, addetti nelle scuole
Bergamo tra le ultime in Italia
Il censimento Istat del 2011 relativo alle scuole testimonia che nella Bergamasca ci sono pochi addetti: la media nazionale è di 107 addetti ogni 1.000 alunni, mentre Bergamo è in coda con 91 (peggio c’è soltanto Como con 87). Il record a Bolzano con 175.
Gli asili nido pubblici in Italia sono poco più di mille, per un totale di quasi 26mila dipendenti. Lo rileva l’Istat, dando conto dei dati relativi all’ultimo censimento (2011). Non mancano le differenze
territoriali, con il Mezzogiorno indietro rispetto al Centro-Nord.
Guardando ai servizi direttamente offerti dalle istituzioni
pubbliche, precisa l’Istituto, «la quota maggiore di addetti
rispetto alla popolazione di riferimento si riscontra in alcune
Province della regione Emilia-Romagna». In particolare Bologna (594 addetti ogni 10.000 bambini di età 0-2 anni) e Ferrara (365). Un rapporto alto si registra anche a Genova (407).
Invece, sottolinea l’Istat, «esigua è la dotazione di asili
nido pubblici nel Sud e Isole, soprattutto nelle Province di
Cosenza (4 addetti ogni 10.000 bambini) e di Cagliari (5), nelle
quali il valore dell’indicatore è il più basso d’Italia». Nel Mezzogiorno fanno, però, eccezione alcune province, in particolare Palermo (201) e Oristano (185), che registrano valori ben sopra la media nazionale (129).
Passando alle scuole, in Italia l’Istat rileva quasi 44mila «strutture che offrono servizi di istruzione» tra i 3 e i 19 anni. In tutto occupano 1 milione 24 mila dipendenti, con quindi 107 addetti ogni 1.000 alunni. A livello territoriale i valori più elevati si rilevano nella provincia autonoma di Bolzano (175 addetti ogni 1.000 alunni), seguita da Ogliastra (162), Carbonia-Iglesias (153) e Rieti (150). Viceversa, le province che presentano i valori più bassi sono Como (87 addetti ogni 1.000 alunni), Barletta-Andria-Trani, Verona e Bergamo (91).
Il censimento ha inoltre rilevato 856 strutture ospedaliere pubbliche, che occupano 423 mila dipendenti. Stavolta la “differenziazione territoriale” risulta ridotta, anche se dei picchi rispetto alla media nazionale (73 addetti ogni 10mila abitanti) si possono registrare nelle provincie di Trieste (165) e Sondrio (157).
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