Istanbul, strage all’aeroporto - Video
Attentatori uccidono 41 persone

Prima Bruxelles, poi Istanbul. L’aeroporto sempre nel mirino dei terroristi. Ed è ancora strage: 41 morti e 147 feriti. L’attacco allo scalo Ataturk, il maggiore della Turchia, è stato compiuto da tre uomini alle 22 di martedì 28 giugno.

Hanno aperto il fuoco ai controlli di sicurezza nella zona degli arrivi per poi farsi saltare in aria durante lo scontro a fuoco con la polizia. Secondo le prime informazioni sarebbero tre le esplosioni avvenute nell’aeroporto. Non c’è ancora certezza invece sul numero delle persone appartenenti al commando. Secondo fonti della polizia, citate da media turchi, gli attentatori potrebbero essere sette. Il ministro della Giustizia Bekir Bozdağ ha spiegato che uno degli attentatori ha sparato contro passeggeri e polizia con un Kalashnikov prima di farsi esplodere e diversi testimoni hanno detto di aver sentito alcuni spari prima delle esplosioni.

C’è la mano dello Stato islamico dietro alla strage? Per ora non ci sono state rivendicazioni, ma ma un funzionario turco ha detto ad AP che diversi indizi fanno pensare allo Stato Islamico.

LE REAZIONI - «Volevo esprimere un sentimento di vicinanza profondo al governo e al popolo turco per ciò che è appena avvenuto ad Istanbul. Siamo stati raggiunti dalla notizia durante il vertice europeo, eventi di questo tipo a maggior ragione confermano la necessità di una risposta forte e coesa tutti insieme contro la minaccia del terrorismo» -, ha detto il premier Matteo Renzi al termine del vertice Ue sulla Brexit. Il presidente francese Hollande ha «condannato fermamente» l’attentato definendolo «un atto abominevole». Il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha espresso le condoglianze di tutti i leader Ue per gli attentati che hanno colpito l’aeroporto di Istanbul.

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