Isola, un recupero virtuale
Così rivivrà il borgo del Canto

Un recupero virtuale per far vivere il borgo del Canto. È il progetto presentato a dicembre dal Comitato monte Canto in un incontro tenuto ad Ambivere, nel corso del quale è stata lanciata anche l’iniziativa di una poesia dedicata al monte Canto per ragazzi dagli 11 ai 18 anni.

Un recupero virtuale per far vivere il borgo del Canto. È il progetto presentato a dicembre dal Comitato monte Canto in un incontro tenuto ad Ambivere, nel corso del quale è stata lanciata anche l’iniziativa di una poesia dedicata al monte Canto per ragazzi dagli 11 ai 18 anni.

L’obiettivo è di far conoscere l’antico borgo come era fino a una trentina di anni fa, attraverso la possibilità di visitare il palazzo, la chiesa e le abitazioni in modo virtuale grazie alle nuove tecnologie, così da tenere vivo il suo ricordo e spingere gli enti ad una sua valorizzazione e ricostruzione per usi turistici ed agricoli, come la coltivazione di castagne e altri prodotti.

Ad illustrare il progetto è stato l’ingegnere Raffaele Malvestiti della società d’ingegneria «Ar.Tech Architetti Ingegneri srl» di Mapello che ha spiegato il percorso per ricostruire virtualmente l’antico borgo del monte Canto avvalendosi della documentazione prodotta dall’architetto Adamo Maggioni negli anni ’70 e ’80.

«Maggioni, un amante ed estimatore del Monte Canto e delle sue bellezze naturalistiche, negli anni ’70 fu incaricato dalla dalla proprietà di realizzare il rilievo di tutti gli edifici rurali che compongono il borgo storico e lo fece meticolosamente – ha spiegato Raffaele Malvestiti –. Attraverso fotografie, planimetrie, piante, prospetti, sezioni, particolari costruttivi e decorativi ha descritto il borgo così com’era all’inizio del secolo scorso.

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