Cronaca / Bergamo Città
Domenica 02 Febbraio 2014
Intorno al «Muro» c’è il deserto
Pezzotta: tra pochi giorni la svolta
È forse questione di giorni e sulla vicenda del «Muro» di via Autostrada - almeno dal punto di vista urbanistico - si metterà la parola fine. Sempre che tutto vada secondo le previsioni dell’assessore all’Urbanistica Andrea Pezzotta.
È forse questione di giorni e sulla vicenda del «Muro» di via Autostrada - almeno dal punto di vista urbanistico - si metterà la parola fine. Sempre che tutto vada secondo le previsioni dell’assessore all’Urbanistica Andrea Pezzotta, forte di un incontro con l’operatore privato (la società Bruman’s) che avrebbe assicurato agli uffici la consegna del piano attuativo «nel giro di pochi giorni».
I tagli sulla parte più impattante dal punto di vista paesaggistico sono stati fatti - con una riduzione di 120 metri cubi dell’edificio di sei piani costruito sopra la Coop - a salvaguardia dello skyline di città Alta. Al momento il supermercato è l’unica parte «viva» dell’edificio: dietro alle enormi vetrate, il senso di vuoto della parte direzionale è ancora più evidente.
E per completare l’intervento, mancano l’hotel e gli standard qualitativi non ancora avviati, primo fra tutti la scuola materna di via Lotto, opera pubblica molto attesa dal quartiere. Per procedere manca solo l’approvazione del piano attuativo (la seconda versione, concordata con la Giunta Tentorio), che l’operatore privato, dovrebbe appunto sottoporre ai tecnici nei prossimi giorni.
Dopo mesi di attesa, la conferma che la presentazione del piano verrà fatta in tempi brevi, anzi, «brevissimi», è arrivata venerdì: «Ieri mattina - venerdì per chi legge - ci è stato detto che il piano attuativo verrà consegnato - spiega l’assessore Pezzotta -. Dopo l’accordo firmato a suo tempo per rivedere la convenzione, ad oggi il piano non è ancora stato presentato. Prima di Natale è stata fatta la messa in mora, questo mese ci sono stati contatti per presentarlo velocissimamente e in questi giorni dovrebbe arrivare, con le modifiche richieste».
© RIPRODUZIONE RISERVATA