Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 19 Novembre 2009
Insufficienze respiratorie acute
A Bergamo è in arrivo l'Ecmo
Sono stati consegnati mercoledì al San Matteo di Pavia e saranno distribuiti nei prossimi giorni i 20 apparecchi (due anche a Bergamo) per l'ECMO (Extra Corporeal Membrane Oxygenation) che Regione Lombardia ha deciso di acquistare a fine settembre per metterli a disposizione dei 10 Centri di Riferimento regionale (5 per il trattamento della sindrome da insufficienza respiratoria acuta grave e 5 unità operative di cardiochirurgia). Ogni Centro avrà due macchinari (uno fisso e uno per il trasporto).
Si tratta di strumenti, delle dimensione di un trolley da viaggio, che permettono di fronteggiare gravissimi scompensi cardiaci e polmonari supplendo quindi alle funzioni di organi seriamente compromessi. La dotazione di questi apparecchi per i Centri lombardi era stata preannunciata dal presidente Roberto Formigoni, lo scorso 25 agosto, in occasione della presentazione dell'intervento, il primo che ricordi la letteratura medica, effettuato nella notte fra il 19 e il 20 agosto al Policlinico San Matteo di Pavia su un paziente di 49 anni (ricoverato dal 5 dello stesso mese al San Gerardo di Monza) cui sono stati trapiantati in blocco cuore e polmoni dopo l'applicazione (sempre al San Gerardo) dell'ECMO. Con una delibera approvata a fine settembre, la Regione aveva poi stanziato 1.650.000 euro per i 20 ECMO, affidando al San Matteo il compito di acquistarli.
"Già dai prossimi giorni, come promesso - spiega Formigoni - dieci Centri lombardi avranno a disposizione queste apparecchiature nuovissime e all'avanguardia, che grazie al loro utilizzo anche per il trasporto, possono contribuire a salvare numerose vite. L'introduzione delle più moderne tecnologie nei nostri ospedali è uno dei punti più importanti delle nostre azioni in campo sanitario per confermare e migliorare le nostre eccellenze".
"Si tratta - aggiunge l'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - di un altro importante passo nel percorso di miglioramento continuo della qualità delle cure, che servirà, tra l'altro, anche a fronteggiare l'eventuale aumento di casi di insufficienza respiratoria acuta grave, legati al virus influenzale A/H1N1". Lo scorso mese di agosto, ad esempio, il trasferimento del paziente colpito da influenza A/H1N1 dall'Ospedale di Parma al San Gerardo di Monza era stato possibile esclusivamente grazie all'utilizzo della macchina per l'ECMO. Contestualmente all'arrivo degli apparecchi, saranno avviati percorsi di formazione per il personale sanitario dedicato al loro utilizzo.
I Centri di Riferimento regionale per pazienti affetti da grave insufficienza respiratoria acuta sono:
- AO Ospedale San Gerardo dei Tintori di Monza
- Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia
- Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano
- IRCCS Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor di Milano
- AO Ospedali Riuniti Bergamo (con particolare specificità per i pazienti in età pediatrica).
Le cardiochirurgie cui saranno assegnate le apparecchiature per l'ECMO son invece in questi ospedali:
- AO Spedali Civili di Brescia
- AO Ospedale di Circolo di Lecco
- AO Luigi Sacco di Milano
- AO Circolo e Fondazione Macchi di Varese
- AO Ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano
Questi 10 Centri di Riferimento fanno parte di una più ampia "Rete regionale delle terapie intensive per la gestione della sindrome da insufficienza respiratoria acuta grave". Si tratta di strutture dotate di terapia intensiva che vengono contattate come riferimento territoriale per trattare i casi che non richiedono l'utilizzo dell'ECMO.
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