Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 27 Agosto 2015
Insegnanti, primi dati sulle assunzioni
628 cattedre a docenti di fuori provincia
Iniziano ad arrivare i primi dati ufficiali che riguardano le assunzioni degli insegnanti al termine delle prime fasi del piano straordinario di assunzioni varato del ministero dell’Istruzione (Miur).
Il Miur ha pubblicato nel pomeriggio di mercoledì 26 agosto sul proprio sito web le tabelle, suddivise per singole regioni e province, con i posti rimasti liberi e vacanti dopo le prime due fasi («zero» e «A»), del piano di immissioni in ruolo; dati certi, convalidati dai direttori generali degli Uffici scolastici regionali. Sulle tabelle si possono contare per ogni provincia i posti suddivisi per grado di istruzione e per tipo di posto (comune o sostegno).
Su scala nazionale, dei 7.413 posti comuni ancora disponibili, 3.705 sono nella secondaria di primo grado, 3.693 nella secondaria di secondo grado e 15 nella primaria. La maggior parte dei posti comuni non ancora assegnati è da Roma (che ne conta ben 720) in su, verso Nord. A Milano se ne registrano 472, a Torino 433, a Bergamo 243, a Brescia 215, e altri 215 a Treviso. Anche per quanto riguarda il sostegno la maggior parte delle disponibilità residue risulta essere al Nord: 1.818 posti a Milano, 824 a Roma, 536 a Torino, 408 a Brescia, 385 a Bergamo, e così via.
Per quanto riguarda nello specifico la nostra provincia, dai dati resi pubblici del ministero sembrerebbero essere stati coperti tutti i posti comuni sulla scuola dell’infanzia e su quella primaria, mentre sarebbero ancora scoperti 111 posti sulla secondaria di primo grado e 132 sulla secondaria di secondo grado. Sul fronte del sostegno invece risulterebbero coperti tutti i posti per la sola scuola dell’infanzia, mentre dovrebbero esserci ancora 148 posti liberi sulla scuola primaria, 218 sulla secondaria di primo grado e 19 sulla secondaria di secondo grado.
A Bergamo quindi ci sarebbero, a conclusione delle prime fasi di assunzione (quelle «locali»), ancora 628 posti liberi, da coprire con le prossime fasi che attingeranno invece alle graduatorie su scala nazionale.
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