Cronaca / Bergamo Città
Martedì 02 Giugno 2015
Inizio giugno, l’estate è arrivata
Come nel 2014 rimonta anticiclonica
Temperature in deciso aumento e punte di oltre 33-34°C; temporali di calore sui rilievi di Alpi ed Appennino.
«Nei prossimi giorni un robusto campo di alta pressione si espanderà sull’Europa centrale interessando anche la nostra Penisola, dove arriveranno correnti molto calde direttamente da Marocco ed Algeria». Lo spiega il meteorologo Francesco Nucera di 3bmeteo.com, che sottolinea: «Prevediamo sole ovunque con valori termici in costante aumento, fino a punte di 33-34°C sulle aree interne».
«Le regioni del Centronord saranno le più interessate da questa nuova ondata di calore – proseguono da 3bmeteo – mentre il Sud risentirà ancora di refoli d’aria lievemente più fresca provenienti da Balcani». Tra le città più calde Trento, Bolzano, Aosta, Milano, Verona, Bologna, Firenze, Grosseto, Terni, Roma dove da metà settimana si potranno superare i 31-32°C. Farà caldo anche in montagna, in particolare sulle Alpi dove a 1000m si prevedono punte di 27°C, fino a 23°C a 1500m, con zero termico diurno anche oltre i 3500m.
«Vi segnaliamo temporali di calore potrà comunque svilupparsi in montagna” – avvertono i meteorologi– , in particolare lungo l’Appennino centro-meridionale e durante il pomeriggio, ma occasionalmente anche lungo la cerchia alpina. I fenomeni potranno saltuariamente sconfinare sulle aree interne prospicienti e sul basso versante tirrenico, ma si tratterà appunto di episodi in genere localizzati e di breve durata».
Anche i primi di giugno dello scorso anno eravamo stati interessati da una ondata di caldo africano a tratti anche più intensa di questa, con punte di 36-37°C al Nord e Toscana: «Le ondate di caldo in giugno non sono così rare ma in genere però sono più probabili dopo la metà del mese. A parte qualche eccezione, a partire dagli anni 2000 il mese di Giugno è stato caratterizzato da un avvio quasi sempre traballante. Per vedere ondate di caldo nella prima decade di Giugno bisogna tornare indietro agli anni 80/90 quando erano più probabili le risalite di aria piuttosto calda dal Nord Africa» conclude Nucera.
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