Iniziano le scuole, portafogli alleggeriti
Uno studente può costare 1.100 euro

Alleggerirà di molto i portafogli delle famiglie italiane l’avvio del nuovo anno scolastico, che per inciso sarà inaugurato lunedì 7 settembre dagli studenti di Bolzano.

Ebbene, secondo i conti del Codacons le spese per l’acquisto di libri e materiale scolastico quest’anno si rivelerà una vera e propria stangata, con un costo che potrà arrivare anche a 1.100 euro a studente.

In base ai dati in possesso del Codacons, per penne, diari, quaderni, zaini, astucci e quant’altro si spenderà una cifra leggermente superiore al 2014, pari a circa 500 euro a studente, a cui dovranno aggiungersi i costi dei libri di testo. Un ambito, sottolinea l’associazione, che ha una forchetta piuttosto ampia, legata non solo al livello di istruzione (elementari, medie, superiori, licei, istituti tecnici, eccetera) ma anche dalle scelte di ciascun istituto, e sarebbe compreso tra 280 euro e 600 euro, considerando anche l’acquisto dei dizionari.

Tra corredo e libri di testo, quindi, la spesa complessiva può raggiungere e superare i 1.100 euro a studente. Per questa ragione, sempre secondo il Codacons, sarebbe opportuno seguire alcuni suggerimenti che possono consentire risparmi fino al 40%.

1) Non inseguendo le mode per il corredo è possibile spendere il 40% in meno, acquistando prodotti di identica qualità. Basta non comprare gli articoli legati ai personaggi dei cartoni animati o di bambole famose.

2) Nei supermercati si può arrivare a risparmiare fino al 30% rispetto alla cartolibreria. I genitori dovrebbero andare con una lista dettagliata della spesa, naturalmente con l’obbligo di rispettarla. In questo periodo, inoltre, alcune catene di supermercati vendono i prodotti scolastici addirittura a prezzi stracciati: sono i cosiddetti prodotti «civetta», che vengono venduti addirittura sottocosto, contando sul fatto che comunque si finirà per acquistare anche tutto il resto. Bisogna approfittarne, acquistando solo i prodotti civetta.

3) Rinviare gli acquisti: è in voga la pessima abitudine di acquistare subito tutto quello che servirà nel corso dell’anno, ma le scorte di quaderni e penne si possono anche comprare in un momento successivo. E spesso aspettando si risparmia.

4) Aspettare i professori: per le cose più tecniche (dal compasso ai dizionari) è bene attendere le disposizioni dei docenti per evitare acquisti superflui o carenti.

5) Ben vengano le offerte promozionali e i kit a prezzo fisso.

Il nuovo anno scolastico riaprirà, quindi, lunedì 7 a Bolzano, il 9 in Molise, il 10 nella Provincia di Trento, il 14 in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli, Liguria, Lombardia, Sicilia, Piemonte, Marche, Umbria, Sardegna e Valle d’Aosta e il 15 settembre nel Lazio, Toscana ed Emilia Romagna. Le lezioni inizieranno più tardi in Puglia e Veneto (16 settembre).

Intanto Giannini ha ricordato che per rendere effettive le novità imposte dalla riforma (autonomia, valutazione, responsabilità e trasparenza) «serviranno anni». In riferimento al nuovo anno scolastico, ha sottolineato che «chi entra quest’anno ha la possibilità di avere un contesto flessibile, adeguato al cambiamento, di imparare potenzialmente cosa significa avere un’istruzione solida ma al tempo stesso adattabile».

Sul tema caldo della mobilità la ministra ha poi evidenziato che «questa riforma non la incrementa, anzi nel tempo la diminuirà perché passeremo da quest’anno a concorso». Quindi, ha aggiunto, «la mobilità sarà fisiologica non più del 15% su un ammontare di 100mila persone».

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