Infortuni sul lavoro, l’appello dell’Anmil: «Occorre una cultura della prevenzione» 

Attenzione per la sicurezza sui luoghi di lavoro, provvedimenti per prevenire gli infortuni e per sostenere quanti sono stati vittime di incidenti sul lavoro, impegno sul fronte della cultura della sicurezza e della prevenzione nelle aziende: l’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro ha celebrato a Bergamo la «Giornata regionale Anmil per le vittime di incidenti sul lavoro». Sullo sfondo di questa iniziativa ci sono i drammatici dati degli infortuni sul posto di lavoro: 1.405 vittime e 938 mila infortuni nel 2004. A questi vanno aggiunte 25 mila malattie professionali denunciate all’Inail sempre lo scorso anno.«Servono politiche per la tutela dei lavoratori - ha affermato Walter Ferrari, presidente regionale Anmil - le leggi ci sono, ma i controlli sono pochi. La sicurezza sul lavoro è un diritto-dovere dei lavoratori e dei datori di lavoro». Sul fronte dei controlli Antonio Marcianò, direttore Ispettorato regionale del lavoro, ha annunciato la prossima assunzione di 240 nuovi ispettori regionali.

Mentre il presidente nazionale Pietro Mercandelli non ha mancato rilievi nei confronti del Governo: «Il tempo del confronto è finito» ed ha criticato il «decreto sulla competitività che doveva contenere norme per affrontare il problema degli infortuni sul lavoro» perché il provvedimento «non ne tiene conto» così ha annunciato manifestazioni al Ministero del lavoro». E se per il sindaco di Bergamo Roberto Bruni il decreto è «un’occasione sprecata per una normativa più adeguata per la sicurezza sul posto di lavoro» secondo il presidente della Provincia Valerio Bettoni «Non si può sacrificare la persona umana sull’altare del benessere: occorre coniugare sviluppo e rispetto della persona». Gli ha fatto eco Giacomo Stucchi della Lega: «Non possiamo competere con i Paesi asiatici riducendo la sicurezza dei lavoratori».

Mentre Marcello Raimondi consigliere regionale di Forza Italia ha sottolineato «la necessità di dialogare per rendere effettivi i diritti di cui sono titolari i lavoratori». Mirko Tremaglia, ministro per gli italiani nel Mondo, ha assicurato il proprio impegno per affrontare i problemi posti dall’Anmil ed ha richiamato le drammatiche cifre degli infortuni e dei morti sul lavoro.

(15/05/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA