Infarto, anche il Bolognini nella rete del pronto intervento

Da febbraio a oggi al Bolognini di Seriate sono già stati eseguiti 150 interventi di angioplastica primaria al cuore. La struttura ospedaliera è infatti entrata nella rete territoriale per il trattamento dell’emergenza coronarica. Una rete che fino a qualche mese fa vedeva coinvolti quattro ospedali di riferimento con una struttura attiva operante 24 ore su 24, sette giorni su sette: i Riuniti, le Gavazzeni, il policlinico di Zingonia e l’ospedale di Treviglio. Al Bolognini fanno capo gli infartuati acuti della Valseriana e della Valle di Scalve: un bacino di oltre 180 mila abitanti. L’angioplastica primaria è, in sostanza, l’apertura della coronaria mentre l’infarto è in corso. Un metodo di intervento sofisticatissimo per la cui riuscita gioca soprattutto la rapidità. Il massimo dell’efficacia si ottiene operando entro la prima ora dall’insorgere dei sintomi: in questo caso si salva il cento per cento del cuore.Per questo si è operato per integrare in modo omogeneo tutte le forze necessarie a questa operazione: appena dal paziente arriva l’allarme, i medici dell’ambulanza del 118 fanno l’elettrocardiogramma al malato e trasmettono immediatamente la cartella alla centrale operativa. La centrale manda l’elettrocardiogramma all’ospedale ed entro cinque minuti ha una risposta, per avviare le prime cure durante il trasporto. Nel frattempo il paziente viene trasportato e quando arriva a destinazione non va in pronto soccorso ma subito all’emodinamica dove tutto è pronto per l’intervento.Ma c’è una novità anche per il dopo intervento: oggi al Bolognini è in funzione anche il reparto degenza e riabilitazione. (08/10/2007)

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