Indulto, in una settimana oltre 120 detenuti liberi

Nel giro di sette giorni dal carcere di Bergamo usciranno oltre 120 detenuti grazie all’indulto. Il dato è suscettibile in ogni caso di variazione ed è destinato a salire in considerazione anche del fatto che numerosi detenuti che hanno compiuto un reato prima del 2 maggio 2006 (e possono beneficiare dell’indulto) non hanno ancora affrontato il processo. La situazione è stata al centro di una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza tenutosi in Prefettura alla presenza del prefetto Cono Federico, del direttore del carcere di via Gleno Antonino Porcino e dei rappresentanti delle forze dell’ordine.Due in particolare i temi trattati: la questione della sicurezza e i problemi dell’assistenza. Per quanto riguarda il primo, il prefetto assicura che la situazione è sotto controllo. Saranno in ogni caso monitorati i soggetti ritenuti pericolosi, che sono una percentuale assai ridotta dei 120 detenuti che in questi giorni stanno uscendo dalla casa circondariale. Sull’altro fronte, il prefetto ha fatto presente che sarà necessario offrire assistenza ai detenuti che, una volta usciti dalle celle, non avranno appoggio. La questione sarà nuovamente discussa in un nuovo comitato convocato per venerdì prossimo con i responsabili della Caritas e del Comune. Ieri intanto dal carcere di Bergamo sono già usciti 32 detenuti, una ventina oggi. Gli effetti dell’indulto - ha spiegato Porcino – dureranno comunque molto di più: olre a coloro che devono affrontare il processo, bisogna fare i conti anche con le istanze degli appellanti.(02/08/2006)

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