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Cronaca
Martedì 20 Ottobre 2015
Incidenti stradali, una strage
Prima causa di morte per i giovani
Nel mondo 1,25 milioni di persone muoiono ogni anno a causa degli incidenti stradali, la prima causa di morte tra 15 e 29 anni.
A rivelarlo è il Rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) «Health for the world’s adolescents» sulla sicurezza. La cifra è stabile negli ultimi anni nonostante il boom del numero di auto sulle strade del pianeta. Il 90% delle morti, si legge nel rapporto, avviene nei Paesi a basso e medio reddito, dove circola però solo il 54% dei veicoli. L’Europa ha il più basso numero di incidenti per abitante mentre l’Africa ha il più alto.
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In Italia 5,2 morti ogni 100 mila abitanti, in Liberia 33,7. Il paese europeo meglio piazzato è la Svezia (2,4 decessi), seguito da Svizzera, Olanda (3,4) e Spagna (3,7). In Cina i morti per incidenti ogni 100 mila abitanti sono 18,8, negli Usa 10,6.Tra le categorie più a rischio ci sono i motociclisti, tra cui si verifica il 23% delle morti, seguiti dai pedoni (22%), mentre il tasso tra i ciclisti è del 4%. Tre incidenti mortali su 4 hanno come vittime uomini. È questa la principale causa di morte tra gli adolescenti a livello globale. Nel 2013, (dati Istat) le vittime di incidenti stradali sono state 26.010 nella Ue28 (28.298 nel 2012), con una riduzione tra il 2013 e il 2010 del 17,7%, variazione analoga a quella registrata in Italia nello stesso periodo. Si tratta di 51,4 persone decedute in incidente stradale ogni milione di abitanti. L’Italia ha registrato un valore pari a 56,2, collocandosi al 14° posto nella graduatoria europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia.
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