In strada la protesta va avanti
È presidio no stop da un mese
Il Coordinamento 9 dicembre Bergamo ha tagliato il traguardo del primo mese di protesta ininterrotta. Sono infatti passati esattamente 31 giorni da quando lo sciopero si è sollevato nei primi tre presidi della Bergamasca: Orio al Serio, Medolago e Treviglio.
Il Coordinamento 9 dicembre Bergamo ha tagliato il traguardo del primo mese di protesta ininterrotta. Sono infatti passati esattamente 31 giorni da quando lo sciopero si è sollevato nei primi tre presidi della Bergamasca: Orio al Serio, Medolago e Treviglio.
Attualmente sono sei i punti di protesta (nel frattempo si sono aggiunti Bonate Sopra, Nembro e Costa Volpino) e presto potrebbe nascerne un altro a Dalmine. Non si spegne quindi la voglia dei manifestanti di proseguire la loro rivolta.
«Il bilancio di questo primo mese – spiega Arianna Cassago, ventiseienne di Verdello, dal 9 dicembre presente a Orio – è positivo, perché è cresciuto l’interesse delle persone: sono incuriositi da ciò che facciamo e molti si fermano per avere informazioni. Per rafforzarci ancora più, sabato scorso si è tenuta una riunione a Monteforte d’Alpone e si è stilato un comunicato nazionale, una sorta di ultimatum al governo, espresso in sei punti ritenuti da tutti noi fondamentali per evitare le vittime della crisi. Entro il 21 gennaio chiediamo cambiamenti concreti, altrimenti organizzeremo azioni eclatanti, anche se sempre pacifiche».
In attesa che arrivi il fatidico 21 gennaio, per sabato è in programma una manifestazione del Movimento nel cuore di Bergamo: alle 12,30 i manifestanti faranno un corteo muto dalla stazione fino alla Banca d’Italia perché, secondo loro, il silenzio a volte ferisce di più delle parole.
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