Cronaca / Isola e Valle San Martino
Giovedì 28 Agosto 2014
In duemila per l’addio ad Adelaide
«Una vita di nascondimento»
Vieni, vieni». Sono le ultime parole di Adelaide Roncalli, la veggente delle Ghiaie di Bonate Sotto, spirata nella notte tra sabato e domenica a Milano per un male incurabile. «È stata la sua ultima invocazione - dice il parroco don Davide Galbiati -, voleva raggiungere la meta»
Vieni, vieni». Sono le ultime parole di Adelaide Roncalli, la veggente delle Ghiaie di Bonate Sotto, spirata nella notte tra sabato e domenica a Milano per un male incurabile. «È stata la sua ultima invocazione - dice il parroco don Davide Galbiati -, voleva raggiungere la meta. Per tutta la vita ha inseguito lo sguardo di Dio e finalmente l’ha incrociato».
L’addio ad Adelaide, 77 anni, nella chiesa della piccola frazione ha richiamato almeno duemila persone. Un rito denso di commozione, accompagnato dalla compostezza dei familiari - il marito e le due figlie - stretti nel dolore. Sull’altare, una ventina di sacerdoti, fra i quali l’ex parroco Elio Artifoni, Valentino Ottolini, Battista Cadei, Angelo Bertuletti, sacerdoti dell’Isola, di Brescia e di Valmalenco, monfortani e saveriani.
«Non sappiamo se la Chiesa riconoscerà o meno le presunte apparizioni - ha detto don Galbiati -, oggi non dobbiamo parlare di questo, ma ricordare Adelaide che ha sperimentato la misericordia, ha seguito il modello di Maria». E poi l’affondo: «La sua è stata una vita di nascondimento, non per paura, costrizione o obbedienza, ma perché ha voluto vivere l’esperienza che l’aveva segnata in modo intimo e riservato».
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