Cronaca
Lunedì 21 Febbraio 2005
In arrivo 90 nuovi treni regionali
Convogli a due piani per un totale di 450 carrozze. In dotazione videosorveglianza e aria condizionata La produzione è stata affidata al consorzio Corifer, presieduto da un bergamasco. Consegna ad aprile
Per i 100 anni delle Ferrovie dello Stato Trenitalia mette in campo l’ultima delle sue creature: «Vivalto», nuovissimo treno a due piani per il trasporto regionale. Novanta esemplari - per un totale di 450 carrozze - viaggeranno in Lombardia, ma anche in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania. Ed è solo l’inizio, visto che il piano di investimenti di Trenitalia prevede l’acquisto di altre 150 carrozze. Nella speranza, condivisa dai moltissimi pendolari, che il rinnovato parco macchine ferroviario porti un miglioramento generale del servizio quotidiano, che tanti problemi e disagi ha dovuto registrare in particolare negli ultimi mesi, anche sulle linee bergamasche.
Ampie finestrature, telecamere per la videosorveglianza, sedili ergonomici, prese per computer e telefoni cellulari, allarme dotato di citofono per comunicare con il personale di bordo e doppio impianto di climatizzazione in ogni carrozza fanno di «Vivalto», dicono a Trenitalia, un piccolo gioiello.
La produzione è stata affidata al consorzio Corifer, presieduto dal bergamasco Mario De Beni. Allestimenti, impiantistica e arredamenti sono stati curati dalla Fervet, storica azienda orobica che ora ha sede a Castelfranco Veneto, e dalla Magliola di Santhià. Le casse metalliche, ovvero lo scheletro delle carrozze, sono opera delle Officine ferroviarie veronesi. Manutenzione e assistenza post-vendita sono invece appannaggio della Rail Services International.
«Negli ultimi anni la crescente domanda di mobilità di persone e merci ha fatto riacquistare al treno un ruolo centrale nel sistema dei trasporti, specie a livello locale - rimarca Roberto Testore, amministratore delegato di Trenitalia -. Nel solo trasporto ferroviario regionale in poco più di tre anni abbiamo registrato un aumento di oltre il 6% di passeggeri per chilometri. Questo dato, se da un lato è per noi motivo di grande soddisfazione, dall’altro ci dice che il trasporto ferroviario si trova a fronteggiare una sfida epocale. Nei prossimi anni, infatti, vista la congestione delle altre modalità di trasporto, la domanda di trasporto su ferro continuerà ad aumentare». Non a caso il piano di investimenti di Trenitalia per lo sviluppo del trasporto regionale nel quadriennio 2004-2007 ammonta a 2,5 miliardi di euro: ogni anno 1,2 miliardi saranno investiti nell’acquisto di nuovi mezzi e nella ristrutturazione di quelli circolanti, mentre 600 milioni saranno destinati alla manutenzione.
Il nuovo treno a due piani sarà capace di trasportare più di 800 passeggeri a una velocità di 160 chilometri l’ora. Ogni convoglio è composto da una carrozza semipilota, una carrozza di prima classe e tre di seconda trainate da una locomotiva E464, già in dotazione al parco mezzi di Trenitalia. Il consorzio Corifer consegnerà le prime 300 carrozze ad aprile - per una spesa di 468 milioni di euro - e la fornitura si concluderà nel 2006.
«Siamo molto orgogliosi di questo progetto - sottolinea De Beni - che è tecnicamente all’avanguardia e a misura dei viaggiatori, anche i diversamente abili. La carrozza semipilota, infatti, è dotata di un ambiente attrezzato con dispositivi per facilitare l’accesso e di una toilette dedicata».
Il nuovo treno è attrezzato anche per il trasporto di biciclette, sci e bagagli ingombranti. Non solo. Le informazioni saranno garantite da display a cristalli liquidi, mentre per i non vedenti saranno disponibili segnaletica e pulsantiere in Braille. E siccome oggi l’innovazione non può non viaggiare a braccetto con il rispetto per l’ambiente, «Vivalto» sarà realizzato in buona parte con materiali riciclabili, offre ridotti consumi energetici e minima rumorosità in condizioni di massima velocità.
Una curiosità: il nome, «Vivalto», è stato scelto dalle associazioni dei consumatori per enfatizzare l’altezza del nuovo treno, ma anche per l’assonanza con il cognome del compositore Antonio Vivaldi. Forse con la segreta speranza che, finalmente, Trenitalia cambi musica e passi dal solito «adagio» a un «andante con brio».
(21/02/2005)
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