Cronaca
Sabato 30 Luglio 2016
In 19,5 milioni in vacanza ad agosto
Quando però i prezzi salgono del 30%
Quest’estate sono 19,5 milioni gli italiani che si concedono almeno un giorno di vacanza fuori casa nel mese di agosto con un aumento di 4,2 milioni rispetto allo scorso anno.
È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè nel primo grande esodo, dalla quale si evidenzia che la crisi non sembra aver cambiato l’abitudine, tutta nazionale, di concentrare le partenze nel mese di agosto, che è stato scelto da circa il 60 per cento degli italiani che vanno in vacanza. Una tendenza che impatta sulla spesa con i prezzi in alta stagione superiori anche del 30% per l’alloggio, il vitto ma anche per le attività ricreative che subiscono - sottolinea la Coldiretti - una impennata nella prima metà di agosto. Più di un terzo degli italiani (34%) - precisa la Coldiretti - resterà comunque al di sotto dei 500 euro di spesa, il 43% tra i 500 ed i 1000 euro, il 15 % tra i 1000 ed i 2000 euro mentre percentuali residuali supereranno questo limite.
Si risparmia sull’alloggio piuttosto che sulla spesa per il cibo alla quale - continua la Coldiretti - viene destinato circa 1/3 del budget delle vacanze. È il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10 seguito dalla montagna con il 24% ma non mancano scelte alternative con il raddoppio delle presenze in campagna che è scelta dal 9 per cento dei vacanzieri. Una tendenza che - spiega la Coldiretti - premia l’agriturismo perché garantisce un ottimo rapporto prezzo qualità con la scelta che avviene sempre più di frequente attraverso siti come terranostra.it o campagnamica.it.
Meno di uno italiano in vacanza su tre (29%) - precisa la Coldiretti - ha scelto di alloggiare in alberghi o pensioni con il 33% che si è orientato verso case o appartamenti di proprietà, di parenti e amici mentre un ulteriore 25% per cento le affitta. Il cambiamento positivo si avverte anche nell’allungamento delle vacanze con appena il 12% dei vacanzieri che - continua la Coldiretti - che prevede una durata inferiore ai tre giorni, il 25% da 4 giorni ad una settimana, il 34% da una a due settimane, il 24% da due settimane ad un mese e il 3% oltre un mese, tra quelli che hanno già deciso.
La ripresa del settore turistico - conclude la Coldiretti - ha un effetto diretto su tutti quei profili professionali utilizzati dalle strutture vacanziere come cuochi, camerieri, addetti all’accoglienza, all’informazione, ai servizi e all’assistenza alla clientela ma a beneficiare del maggiore flusso sono tutte le strutture economiche impegnate ad offrire prodotti e servizi, a partire da quelle agroalimentari.
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