Immigrazione clandestina: oltre 300 denunce dalla Guardia di Finanza di Treviglio

Oltre 300 persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza di Treviglio in seguito ad un’indagine iniziata lo scorso settembre riguardante la regolarizzazione delle posizioni di clandestinità di extracomunitari. Attraverso false attestazioni, gli immigrati potevano accedere all’ottenimento del permesso di soggiorno valido, ma ideologicamente falso. L’inchiesta si è sviluppata su due fronti. Il primo ha permesso di scoprire che - dopo l’entrata in vigore della sanatoria dei lavoratori extracomunitari nel 2002 - alcuni falsi imprenditori, italiani e stranieri, avevano creato imprese al solo scopo di far risultare come propri dipendenti stranieri clandestini. In cambio di alcune migliaia di euro era possibile ottenere false buste paga e la documentazione necessaria per presentare i kit di regolarizzazione. La Guardia di Finanza ha scoperto che tali aziende non hanno mai lavorato e hanno utilizzato fatture false per dimostrare il volume d’affari sufficiente a giustificare le assunzioni. Il secondo fronte dell’inchiesta ha portato alla scoperta di un fenomeno vastissimo di illeciti, relativo a false regolarizzazioni di colf e badanti. In questo caso sono stati denunciati 271 fra datori di lavoro e colf, tutti extracomunitari. I primi presentavano kit di regolarizzazione con la falsa attestazione di aver assunto propri connazionali come collaboratori domestici, senza che in realtà il rapporto di lavoro fosse mai esistito.

(05/07/2005)

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