Quattrocento persone controllate, 50 portate in Questura: 5 arresti per violazione della legge Bossi-Fini, 15 persone accompagnate ai centri di accoglienza temporanei. Perquisizioni antiterrorismo alla ricerca di armi e verifiche approfondite in tre phone center. Sono le cifre che riassumono l’operazione messa a segno a Bergamo e provincia la notte scorsa (dalle 20 di ieri alle 2 del mattino di oggi) dalla polizia di Stato e da quella ferroviaria, in collaborazione con unità cinofile, uomini del reparto prevenzione crimine della Lombardia e del reparto mobile di Milano. In campo un centinaio di uomini in una operazione coordinata dal questore Salvatore Longo contro lo sfruttamento della prostituzione, l’immigrazione clandestina e lo spaccio di droga.
Gli accertamenti hanno toccato anche 15 esercizi pubblici, molti dei quali nelle zone «calde» della stazione ferroviaria, delle Autolinee e nelle vie Quarenghi, Previtali, Spaventa e Zambonate.
La retata antiprostituzione si è invece concentrata sulla Bergamo-Milano fra Lallio, Dalmine e Osio, oltre che sulla Villa d’Almè-Dalmine. È il secondo intervento repressivo e di prevenzione compiuto dalla polizia di Bergamo nelle zone più interessate da episodi di criminalità. Numerose sono state le denunce a piede libero; tra i provvedimenti del questore da segnalare nove accompagnamenti coatti alla frontiera e 16 ordini di abbandonare il territorio italiano.
(fotografie di Beppe Bedolis)
(19/08/2005)
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