Il vino sbarca in Val Brembana
Saranno coltivati i vitigni Solaris

Cin cin con vino made in Val Brembana. Probabilmente dal 2016. Ebbene sì, non solo formaggi, frutta, salami, birre, miele, zafferano, marmellate e quant’altro.

La terra del Brembo, seppure ancora in forma limitatissima, si prepara anche a produrre vino. E, archiviati i brindisi per il 2015, quelli per i prossimi anni potrebbero essere con bottiglie a «chilometro zero» (il vino più vicino, per ora, è quello prodotto a Villa d’Almè o Almenno). Dopo gli esperimenti falliti diverso tempo fa a Olmo al Brembo, questa sembra essere la volta buona.

Il merito è di un sindaco, Michele Villarboito, 45 anni, già primo cittadino per dieci anni nel suo paese di residenza, Serina, e ora con carica nel vicino Aviatico. Sposato, due figlie, con studio di architettura, da un anno ha aperto anche un’azienda agricola, in località Tolao, nella valle del Manzo (Al del Mans), lungo la strada che da Serina porta alla frazione Lepreno. Siamo a circa 800 metri di altitudine, bassa montagna. Ad aiutarlo c’è Alberto Carrara, 58 anni, figura conosciutissima a Serina, nota come «Pena», da cui ha preso il nome dell’azienda «Ca’ del Pena», che di fatto manda avanti la fattora.

«Per due anni - racconta Villarboito - abbiamo sperimentato il tipo di vite migliore per questa terra. Sono stati fatti carotaggi e analisi del terreno, finché abbiamo trovato la tipologia più adatta per quest’area montana». Individuata nella Solaris, varietà particolarmente resistente, nata 40 anni fa da un incrocio, originaria e già diffusa a queste altitudini in Trentino. Fa uve a bacca bianca in genere con un elevato grado zuccherino, da cui si ricava un vino fruttato.

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