Il Viminale: possibile reclutatore dell’Isis
Nel 2012 predicò anche a Bergamo

Chi naviga frequentemente in Internet lo ricorda sicuramente. Lui è Musa Cerantonio, 29 anni, nato in Australia da padre calabrese e madre irlandese, convertitosi intorno al 2000 all’Islam e ora indicato dal Viminale come «possibile reclutatore dell’Isis».

A luglio era stato arrestato nelle Filippine per l’attività di istigazione al terrorismo e i suoi tweet, tra cui quelli a favore del califfo Al Baghdadi, bloccati: era stato poi rispedito in Australia. L’uomo è stato inserito nell'elenco dei 12 predicatori più pericolosi del Paese: secondo fonti Ansa, nel 2013 aveva annunciato su Facebook la sua radicalizzazione.

Le sue predicazioni, per il momento, hanno un ottimo silenziatore. «Ci vorranno anni, e pure parecchi, prima che riesca a tornare a diffondere le su incitazioni ai fondamentalisti occidentali», si rallegrano fonti investigative italiane. Che confermano che su di lui, di informative riservatissime ne circolavano parecchie, da anni. Già, perchè basta navigare un po’ nella Rete, per scoprire che solo due anni fa Musa Cerantonio di prediche, e di persona, ne aveva fatte parecchie, anche in Italia, soprattutto nel Nord Italia, anche a Bergamo. Siamo nel 2012. Lo stesso periodo in cui l’Imam Bilal Bosnic (anche lui considerato un predicatore reclutatore molto influente tra gli jhadisti occidentali, arrestato in Bosnia l’anno scorso) girava tra Bergamo e Cremona.

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