Cronaca
Mercoledì 08 Giugno 2005
Il Vescovo all’assemblea del clero rilancia l’impegno per le vocazioni
L’assemblea del clero diocesano alla Casa del Giovane in chiusura dell’anno pastorale ha visto la presenza di quasi 400 sacerdoti, tra i quali alcuni preti novelli, ordinati sabato 4 giugno. Con loro il vescovo ausiliare Lino Belotti. A tutti si è rivolto il vescovo di Bergamo, mons. Roberto Amadei che tra l’altro ha sottolineato l’importanza delle vocazioni sacerdotali, e la preoccupazione per il loro calo. Più collaborazione ecclesiale, attenzione alla pastorale vocazionale, limpida testimonianza dei sacerdoti, attenzione ai giovani: questi alcuni richiami del Vescovo
«Deve essere più forte - ha detto il Vescovo - l’impegno a curare l’iniziazione cristiana dei ragazzi e la reiniziazione cristiana degli adulti. È necessaria anche una maggiore collaborazione tra Seminario e parrocchie. Resto convinto della validità del Seminario minore, perché nelle diocesi in cui è stato soppresso è aumentato il calo vocazionale».
Monsignor Amadei ha poi parlato del cammino sinodale: «In generale, mi sembra che nelle parrocchie si stia lavorando discretamente. Nel prossimo anno pastorale, saranno chiamate a dare i suggerimenti sulle varie tematiche, per ridire il Vangelo nel nostro tempo. La riuscita del Sinodo, o il suo fallimento, dipenderà da ognuno di noi».
Altro argomento l’imminente referendum sulla fecondazione assistita, con l’invito all’astensione rivolto dai vescovi italiani. «L’astensione è motivata, sia perché l’uso del referendum è improprio di fronte a problemi tanto delicati per il futuro dell’uomo, sia perché il dibattito si fonda sull’emozionalità, su un sì o un no, e non su riflessioni profonde. Politici che in passato proclamavano il diritto all’astensione, oggi accusano la Cei di essere antidemocratica per averla proposta e di voler fare una crociata. In realtà, le crociate le stanno facendo gli altri. Qualunque sarà l’esito referendario, la comunità cristiana continuerà nella formazione delle coscienze e nella partecipazione alla vita pubblica, luogo di testimonianza della fede».
(08/06/2005)
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