Cronaca / Bergamo Città
Sabato 10 Maggio 2014
Il top della scienza a Bergamo
Summit su trombosi e cancro
Bergamo ospita medici e ricercatori da tutto il mondo per la settima edizione della Conferenza internazionale su trombosi e cancro: venerdì 9 maggio alle 14,30, con il saluto degli organizzatori e delle autorità, si è dato il via ai lavori scientifici.
Bergamo ospita medici e ricercatori da tutto il mondo per la settima edizione della Conferenza internazionale su trombosi e cancro: venerdì 9 maggio alle 14,30, con il saluto degli organizzatori e delle autorità, si è dato il via ai lavori scientifici della «International conference on thrombosis and hemostasis issues in cancer», ospitata al Seminario vescovile in Città Alta.
Sabato i lavori entrano nel vivo con sessioni che si svolgeranno per tutta la giornata, proseguendo fino al pomeriggio di domenica 11 maggio. La Conferenza, organizzata da Anna Falanga (direttore del Servizio di Immunoematologia e Medicina trasfusionale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo), Frederick R. Rickles (Università di Washington dc, Usa), e Benjamin Brenner (Rambam Medical Center, Haifa, Israele), permetterà a clinici e ricercatori provenienti da tutto il mondo di confrontarsi su aspetti clinici e di ricerca di base nel campo della trombosi e delle emorragie associate ai tumori.
Durante la «tre giorni» internazionale i maggiori esperti del campo si confronteranno sulle recenti scoperte nello studio delle interazioni fra la biologia del tumore e i componenti del sistema della coagulazione, e la stratificazione del rischio trombotico dei pazienti con cancro. Due intere sessioni del congresso saranno dedicate alla prevenzione e trattamento delle complicanze trombo-emorragiche dei pazienti con cancro.
Fra le novità che verranno presentate di particolare rilievo è il progetto di ricerca intitolato «Screening di ipercoagulabilità come strumento innovativo per la valutazione del rischio, la diagnosi e la prognosi del tumore», volto a stabilire se la presenza di marcatori di trombosi possa essere correlato a una maggiore probabilità di sviluppare una patologia tumorale più o meno aggressiva.
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