Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 22 Ottobre 2015
Il Tennis Loreto lancia l’allarme:
«Furti a raffica, si intervenga»
Dall’estate le auto dei clienti del Tennis di Loreto sono prese di mira. Il blitz nel parcheggio pubblico di via Curie, i titolari: «È uno scempio, si intervenga»
Continui furti nei pressi del Tennis di Loreto, i titolari della struttura sono esasperati e chiedono aiuto dopo gli ultimi casi. «Stiamo perdendo alcuni dei nostri clienti più fidati a causa di una raffica di furti nelle auto parcheggiate poco distanti dal nostro circolo, nessuno ci difende e siamo indignati»dice Franco Patri, uno dei gestori del Centro Tennis Ad Maiora di Loreto che ha deciso di raccontare quanto sta accadendo.
«Da quest’estate le auto dei nostri clienti vengono regolarmente svaligiate con una frequenza incredibile da una misteriosa banda di malviventi che, oltretutto, provocano danni ingenti alle stesse automobili – spiega –. Il tutto avviene nel parcheggio pubblico e non custodito di via P. e M. Curie, proprio davanti alla scuola delle Suore Orsoline e a un centinaio di metri dai nostri campi da tennis. Senza esagerare posso dire che episodi del genere avvengono ormai da quattro mesi, una sera sì e una no, e la situazione sta diventando insostenibile».
L’ ipotesi è che possano essere più di uno gli individui che mettono a segno questi raid viste le dinamiche, ma, appunto, resta solo una supposizione dal momento che nessuno è mai riuscito a vedere nulla.
«L’episodio che ci ha lasciati più di stucco è accaduto poche settimane fa – prosegue Patri – quando uno dei nostri clienti, terminata l’ora di tennis, è tornato per recuperare la sua auto, una Porsche, ritrovandola però con quattro vetri sfondati e tutte e quattro le gomme tagliate: sembrava quasi un atto intimidatorio». Un mese fa portato via anche l’incasso di una giornata: «uello che più ci rammarica è il fatto che nessuno ci stia aiutando, abbiamo denunciato tutti i furti, i carabinieri sono sempre venuti sul posto poco dopo i fattacci, ma oltre a questo non è stato fatto niente per tutelarci: ci chiediamo come sia possibile».
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