Il Teatro Sociale di Città Alta deve tornare a vivere. Palafrizzoni ha deciso che il gioiello, nato dalla creatività di Leopoldo Pollack e inaugurato nel 1807, dovrà tornare a essere «l’altro» teatro della città, secondo per prestigio solo al Donizetti. Già adesso la struttura è sottoposta a un restauro, ma si tratta di un’opera essenzialmente conservativa, che avrebbe ridato splendore alla struttura mantenendone però un limitato utilizzo, come spazio espositivo. Dopo alcuni sopralluoghi sul cantiere in corso, in seno all’amministrazione è maturata la decisione di fare uno scatto avanti. Oggi, con il primo passaggio in Giunta per la variazione del piano delle opere pubbliche in corso di esecuzione, il primo passo: «Pensiamo – dice il sindaco Bruni – a nuovi interventi che consentano il recupero quasi totale dell’antica funzione della struttura. Quasi perché non il Sociale non tornerà un teatro per l’opera, per cui servono determinate strutture, ma un teatro leggero, capace di ospitare spettacoli, balletto». Gli interventi già in corso implicano una spesa di 2,6 milioni di euro, di cui 2 ottenuti con finanziamento ministeriale.Per il nuovo progetto la Giunta chiederà al Consiglio comunale (cui spetta l’ultima parola) di avvallare l’accantonamento di altri 3,5 milioni di euro. (13/09/2007)
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