Il San Marco non chiude, anzi si allarga

Il cinema ospiterà anche congressi e meeting. Previsti pure una palestra e un locale pubblico

In fondo si trattava solo di cominciare. Di fare il primo passo. Il resto è quello che si dice «effetto domino»: basta una prima iniziativa di una certa importanza ed ecco seguirne subito altre altrettanto prestigiose. Il classico circolo virtuoso.

Così dopo Rinascente, dopo Zara con il gruppo Percassi, in arrivo adesso c’è un’altra bella sorpresa per il centro, un altro tassello per contrastare quell’abbandono che, tra alti e bassi, fino a qualche mese fa sembrava lo stesse per soffocare. Di cosa si tratta? Del rilancio dei cinema Arlecchino e San Marco. Un rilancio molto atteso, ma per certi versi inaspettato. Negli anni scorsi si era infatti parlato a lungo di una loro chiusura o di una destinazione diversa dall’attuale: ricordate, solo per fare un esempio, quando si ipotizzava di trasferirvi gli spettacoli del Donizetti durante i lavori di restauro o quando le sale bingo sembravano sul punto di «impossessarsi» di tutti i cinema cittadini, San Marco compreso? Adesso non ci sono più dubbi, il San Marco e l’Arlecchino resteranno quello che sono sempre stati: sale cinematografiche.

Proprio nei giorni scorsi, la Jaguar iniziative immobiliari srl, società di nuova costituzione cui fanno capo i gruppi Radici, Jannone-Bombardieri e Guatterini, ha perfezionato l’acquisizione dell’edificio (tremila metri quadri di sotterranei a fianco dell’hotel che fa capo ancora alla famiglia Radici), ma anche e soprattutto dell’attività che da cinquant’anni si svolge al suo interno. «L’idea - spiega Carlo Jannone, tra i promotori dell’iniziativa - è proprio quella continuare con la proiezione cinematografica, affiancandola però a un nuovo utilizzo parallelo per congressi e meeting. Potrebbe essere, infatti, l’occasione per utilizzare gli stessi locali anche nei tempi che nella destinazione tradizionale erano considerati morti».

Basterà a rilanciare i due cinema che negli ultimi anni avevano sofferto pesantemente la concorrenza delle multisale fuori città? Ancora troppo presto per sbilanciarsi in previsioni azzardate: bisognerà aspettare almeno qualche mese. Di sicuro c’è che i nuovi proprietari hanno le idee chiare anche per il futuro. Se nei prossimi mesi il destino del San Marco resterà più o meno invariato, nel medio termine i suoi orizzonti sono destinati, infatti, ad allargarsi notevolmente: «Stiamo lavorando a un progetto di respiro più ampio - aggiungono i promotori - e cioè un centro polifunzionale a servizio della città che, oltre ai cinema, prevede la realizzazione di una palestra, strutture di fitness e riabilitazione. Senza trascurare, ovviamente, l’aspetto della ristorazione, con un bar o qualche esercizio simile. Il tutto naturalmente legato alla gestione dell’hotel San Marco. Si tratta di un concetto sicuramente innovativo per Bergamo, ma che in altre realtà ha già ottenuto un buon successo. Attualmente siamo alle fasi preliminari: stiamo cioè svolgendo le pratiche indispensabili a ottenere il via libera dal Comune».

(24/12/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA