Il pronto soccorso sfiora i 100 mila accessi
In arrivo un display con i tempi di attesa

Il pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in meno di tre anni ha visto crescere gli utenti del 10,67%. Ha acquistato sempre più «credito» tra bergamaschi e no, evidentemente individuato come luogo più affidabile. Ma è boom di casi non urgenti: arriva un display con i tempi di attesa per i codici verdi.

Bergamo

I numeri parlano da soli: nel 2012 il Papa Giovanni XXIII, appena aperto, e quindi non a regime massimo, aveva totalizzato 89 mila utenti l’anno, nel 2013 era già salito a 91 mila, mentre nell’anno appena passato ha raggiunto il tetto di 98 mila e 500 utenti l’anno. Il maggior numero degli accessi è costituito dai codici verdi e bianchi, quelli meno gravi: nel 2014 per esempio, su un totale di oltre 98 mila persone arrivate per visite o soccorso al Papa Giovanni XXIII di Bergamo il 64,5% era costituito da codici verdi, il 24,5 da codici gialli, l’1,3% da codici rossi e il 10% da codici bianchi. I codici rossi hanno l’accesso immediato, mentre i tempi medi di attesa a Bergamo per i codici gialli vanno da 20 a 30 minuti e si passa a 120-180 minuti per almeno il 60% dei codici verdi.

«È evidente che servono campagne di educazione sanitaria, a tappeto – dice il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Carlo Nicora –. Se aumentano gli accessi in un pronto soccorso, e la maggior parte sono accessi verdi, non gravi, il dato si può sì leggere come una fidelizzazione all’ospedale, ma anche come un riscontro del fatto che la gente ritiene di aver maggiore soddisfazione alle proprie necessità dal pronto soccorso che non dall’offerta territoriale». «Per aiutare il cittadino – aggiunge – entro la fine del mese installeremo un display all’ingresso del pronto soccorso che, aggiornato ogni 10 minuti, fornirà i tempi di attesa medi per i codici verdi. In questo modo l’utente potrà scegliere».

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Fiorenzo Caslini

10 anni, 2 mesi

I dati medi di attesa sono palesemente non veritieri,vi invito a recarvi al p.s per constatarlo di persona. Io ho purtroppo una madre in ossigenoterapia da anni con problemi respiratori e affetta da artrite reumatoide che gli impedisce qualsiasi possibilità di movimento. Nel corso dell'anno 2014 ho dovuto ricorrere più volte a prestazioni urgenti con autoambulanza e i tempi di attesa non sono mai stati inferiori alle 5 h. Arrivando persino a più di 24 h trascorse in corsia in attesa di un ricovero. Sarà anche un eccellenza ma...... Ovviamente professionalità e cortesia non è messa in discussione,ma sicuramente la carenza funzionale è evidente. Recarsi al ps resta una tortura sia per il malato che per chi l'assiste e non sarà certo un tabellone numerico a risolvere il problema.

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ELIO CAPELLI

10 anni, 2 mesi

due aspetti da considerare l'uso improprio del pronto soccorso e un diverso rapporto coi medici di base. un lettore afferma che basterebbe far pagare i codici verde, potrebbe essere una soluzione, ma nel dubbio forse è meglio andare al pronto soccorso una volta in più che una in meno... quella in meno potrebbe essere "pesantina"..... una turnazione dei medici/personale diversa, i picchi si dovrebbero conoscere? comunque così non si può continuare, non si pù sostare al pronto soccorso delle mezze giornate in attesa....

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pierluigi facchetti

10 anni, 2 mesi

Ogni volta che c'è un problema si invoca una legge, come se non ce ne fossero abbastanza. Basterebbe invece fare pagare il ticket a chi ha il codice verde.

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claudio locatelli

10 anni, 2 mesi

Caro dott, Nicora, pubblichi una volta per tutte i dati verificabili relativi al pagamento del ticket per gli accessi al P,S, in codice verde !!!!! La vera medicina difensiva è praticata dai P.S.: un prelievo "urgente", una radiografia di dubbia utilità diagnostica non lo si nega a nessuno!!!!!, salvo poi indicare l'esecuzione di una ecografia in uregnza differibile per la quale la prima disponibilità presso la struttura è a SEI mesi, con esplicito invito a rivolgersi altrove!!!! bella continuità di approfondimento diagnostico !!!! Hanno perfettamente ragione il Dott. Marinoni ed presidente Dott. Pozzi quando affermano che la capillarizzazione del servizio medico di base ed il rapporto di fiducia con il paziente, soprattutto se cronico e anziano, è insostituibile.

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filippo fossa

10 anni, 2 mesi

Givedì 8 gennaio intorno alle ore 18 00 mi sono fratturato il setto nasale e sono stato portato al pronto soccorso con l'ambulanza (non ho scelto dove andare .... non ero in condizione per farlo). Sicuramente non ero in pericolo di vita, ma ho atteso 11 ore per fare una lastra e per essere liquidato nei corridoi da un'infermiera che mi ha confermato la frattura al setto dicendomi di recarmi in mattinata dal maxillo facciale. Nell'attesa ho visto di ogni, indubbiamente il problema non è semplice certo che avere 2 medici 2 per il turno di notte non credo sia una scelta geniale, perchè il direttore rilascia sempre le stesse interviste e non prova a passare qualche ora al pronto soccorso ??? Sono veramente amareggiato, anche perchè una struttura così senza medici è veramente inutile .... lascio a voi ogni altro commento.

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Leone Zanchi

10 anni, 2 mesi

Se la Regione non arriva a OBBLIGARE i medici di base ad associarsi ed organizzarsi diversamente da "ricettificio" attuale (e a tenere aperti gli ambulatori ogni giorno dalle 8 alle 20) il P.S. del Giovanni XXIII sarà sempre un porto di mare nel quale alla fine il servizio finirà per scadere. Poi bisogna pensare di chiudere 5-6 ospedali sparsi in città e provincia e concentrare l'alta medicina al Giovanni e le media e bassa altrove sul territorio. Coi costi attuali ogni giorno perso é salute e soldi persi per sempre.

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Monica Simonetto

10 anni, 2 mesi

Prima di andare al Ps per un cod verde, non sarebbe meglio passare dalla guardia medica? sarà questa a valutare se è il caso o meno di recarsi in Ps.

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