I raduni di Lovere e Rovetta
Il prefetto: niente di illegale

Niente da fare per le associazioni antifasciste che si sono radunate, lunedì 19 maggio, a Bergamo davanti alla prefettura per dire no alle commemorazioni di Lovere e Rovetta. Il prefetto Francesca Ferrandino ha ribadito che le manifestazioni non sono da considerare illegali.

Erano più di un centinaio i rappresentati del Comitato antifascista, dell’Anpi e dei Ribelli di montagna che si sono dati appuntamento alle 18 in prefettura. Si è visto anche Giorgio Gori, candidato sindaco per il centrosinistra. Con le bandiere delle associazioni c’erano anche bandiere di diversi partiti di sinistra.

Carlo Salvioni per il Comitato antifascista e Giancarlo Brighenti per l’Anpi sono stati ricevuti dal prefetto Ferrandino. Le associazioni avevano con loro anche una documentazione fotografica che testimonierebbe il chiaro stampo nazi-fascista delle commemorazioni di Lovere e Rovetta, ma il prefetto ha risposto che non intravede motivi per fare annullare le due manifestazioni, anche se ha garantito che vigileranno perché non ci sia nulla di illegale.

Quanto alla concomitanza con le elezioni, a Lovere la commemorazione è in programma sabato 4 maggio, quando c’è soltanto l’insediamento dei seggi, mentre a Rovetta domenica 25 non si vota per le amministrative .

Il Comitato antifascista e l’Anpi decideranno domani cosa fare, invece i Ribelli di montagna hanno già annunciato che saranno a Lovere e Rovetta con la ferma intenzione di controllare che non sia violata la Costituzione e che non ci sia nulla di illegale. Ricordiamo che nei giorni scorsi anche l’onorevole del Pd Antonio Misiani aveva criticato fortemente le due commemorazioni invitando il governo a intervenire, ma inutilmente.