Il Pd lombardo (e Gori) a Maroni
«Tratti col Governo per l’autonomia»

«A Maroni diciamo: partiamo subito», ha affermato il segretario lombardo del Pd Alessandro Alfieri, in una conferenza stampa al Pirellone .

Milano

Il Pd lombardo, con un documento firmato dai suoi 10 sindaci di capoluogo e 10 presidenti di Provincia, chiede al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni di intavolare subito la trattativa con il Governo per chiedere più autonomia regionale sulle materie per le quali la Costituzione ne dà possibilità, invece di attendere il referendum consultivo annunciato dal governatore per la prossima primavera.

«A Maroni diciamo: partiamo subito», ha affermato il segretario lombardo del Pd Alessandro Alfieri, in una conferenza stampa al Pirellone insieme con il capogruppo regionale Enrico Brambilla, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone. «Se il Governo non risponderà positivamente - ha aggiunto Alfieri - non esiteremo a sostenere il referendum, ma solo come estrema ratio; ma sono convinto che non succederà». Tra le materie sulle quali (dopo un passaggio obbligato in Consiglio regionale) si può aprire la trattativa con il Governo, secondo l’art. 116 della Costituzione, vi sono l’ordinamento scolastico, il governo del territorio, la protezione civile, le disposizioni generali su attività culturali e turismo e i giudici di pace.

Il documento, che sarà portato oggi a Maroni, «è circostanziato e non paragonabile alla genericità del quesito referendario», ha sostenuto Gori. Inoltre il sindaco di Bergamo ha richiamato il tema caro alla Lega Nord del residuo fiscale lombardo (la differenza tra tasse versate allo Stato e risorse restituite) che ammonta a 54 miliardi di euro, dei quali con l’introduzione dei costi standard come criterio di ripartizione tra le Regioni si «potrebbero recuperare 4 miliardi».

Alla stesura del documento ha partecipato anche il presidente della Provincia di Bergamo, Matteo Rossi, che spiega: «Un’iniziativa nata a Bergamo è stata assunta da tutta la politica regionale. Sono contento del protagonismo trasversale della politica bergamasca e soprattutto che si creino i presupposti per portare a casa una vera autonomia».

Dal Pd si registra anche l’intervento del deputato Antonio Misiani: «Sono quindici anni che esiste la possibilità per le Regioni di chiedere ulteriori spazi di autonomia. Finora la Lega e il centrodestra su questo tema hanno prodotto solo chiacchiere e propaganda, buon ultimo il costoso e discutibile referendum convocato da Maroni. È tempo di passare dai proclami ai fatti concreti». «Dagli amministratori locali del centrosinistra oggi è venuta una spinta positiva e importante per una maggiore autonomia per la Lombardia. Ora spetta a Maroni fare passi concreti. Li faccia, prenda le iniziative nei confronti del governo previste dalla Costituzione e dalla legge senza perdere mesi preziosi in attesa del referendum».

Critici i grillini: « La promessa dell’apertura di un tavolo con il Governo – dichiara Dario Violi, capogruppo del M5S Lombardia – è puro opportunismo politico: il Pd lombardo sta cercando di uscire dall’angolo in cui si è cacciato sul tema delle autonomie. I democratici si proclamano a favore del regionalismo, ma per noi contano solo i fatti. A Roma il Governo, a colpi di maggioranza, sta togliendo potere alle regioni con una riforma costituzionale ipercentralista e usa a piene mani la ghigliottina di Renzi per tagliare i fondi ai territori. Gli enti locali sono costretti a cancellare corse di autobus e servizi sanitari e sociali ai cittadini per ripagare lo spottone di Renzi degli 80 euro. Accettare di sedersi al tavolo con il Governo accantonando il referendum è una cambiale in bianco a Renzi che nessun lombardo firmerebbe».

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Stefano Magnone

9 anni, 7 mesi

Forse molti si sono dimenticati, semmai lo hanno saputo, che la riforma che ha concesso più autonomia alle regioni è del 2001, governo Amato. La riforma della Lega è stata bocciata al referendum previsto dalla costituzione quando non si raggiunge la maggioranza dei 2/3. La Lega, al di là delle chiacchiere non ha mai prodotto nulla. Anche questo referendum, alla modica cifra di 30 milioni di euro, è perfettamente inutile perché la regione da sola non ha alcun potere di modificare assetti che solo lo stato, per fortuna, può modificare, a meno di accordi come previsto dall'art 116. Peccato che la disponibilità a trattare il governo l'abbia già ampiamente annunciata, per cui qui si scopre la mera intenzione di propaganda di Maroni.

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Gianpaolo Beretta

9 anni, 7 mesi

Bisogna sollecitare? Che si stia dimenticato? X chi e' in età non più giovane, ricordera' che le regioni sono state una conquista della sinistra x dare più autonomia dal basso non deve meravigliare se vi sono iniziative del genere, non sono mai state messe sulle felpe x poi andare al governare x oltre 10 anni senza fare niente, basta slogan bisogna incominciare a lavorare sara' dura x i nullafacenti.

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Marco Gilli

9 anni, 7 mesi

Il merito di una regione virtuosa, con una ricchezza che supera la media nazionare, con una efficienza sanitaria fra le più alte in Europa e con tante altre qualità che conosciamo, è in massima parte dei cittadini che la abitano. Il referendum, ne sono certo, sarà un primo passo per conquistare l'autonomia che meritiamo. Il PD lombardo, con la sua proposta di chiedere al governo una maggiore autonomia per le materie previste già in Costituzione, cerca di limitare i danni perchè sa che il referendum lo travolgerà. Forza lombardi, è l'ora di farci sentire!

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Rossano Sanzani

9 anni, 7 mesi

"Tra le materie sulle quali si può aprire la trattativa con il Governo, secondo l’art. 116 della Costituzione, vi sono l’ordinamento scolastico, il governo del territorio, la protezione civile, le disposizioni generali su attività culturali e turismo e i giudici di pace". E questa sarebbe la massima autonomia cui dovremmo poter aspirare secondo il PD? Grossomodo quello che facevano le provincie fino ad un paio di anni fa e che non riescono più a fare perché il governo non le finanzia... Il PD è davvero senza vergogna...

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Ila Canova

9 anni, 7 mesi

Sono duri di comprendònio,ma alla fine ci arrivano pure loro. Speriamo sia l'inizio di un percorso verso l'agognàta autonomia.

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Ciro Calabrese

9 anni, 7 mesi

secondo me hanno ragione i grillini, il Pd a Roma non ha nessuna intenzione di aumentare l'autonomia (con ovvia delega fiscale, perché troppo facile altrimenti delegare funzioni senza dare soldi). Per questo il referendum sarà necessario, per dare la spinta politica. Del resto così hanno fatto anche in Catalogna.

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rossi Arturo

9 anni, 7 mesi

Armiamoci e partite. Puro stile pd-italiano.

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claudio locatelli

9 anni, 7 mesi

Misiani si sveglia dopo 15 anni di profondo plantigrado letargo, ol sciur Brambilla sperso nelle boschive brianzole ed il prode Alfieri (forse rimasto legato meditabondo alla sedia fino ai giorni nostri), tentano di saltare sul carro in corsa del jazzista Maroni che deve dare un'impronta alla fino ad ora pallida impronta politica lombarda... Tenta, il poveretto, di darla con la miserabile riforma sanitaria ma, se ne accorgerà presto come i nostri Contribuenti lo tratteranno alle prossime consultazioni... Mi sa che i grillini senza infamia e senza lode lo asfalteranno alla prossima tornata elettorale...

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rossi Arturo

9 anni, 7 mesi

RIDICOLI!!!Per 30 anni hanno criminalizzato l'unico partito(Lega nord per l'indipendenza della Padania)che chiedeva e chiede indipendenza,federalismo(vero) e autonomia.Oggi, dopo l'approvazione del referendum consultivo,cui hanno votato contro,che chiederà ai Lombardi se vogliono essere più autonomi,vogliono che il presidente Maroni ubbidisca alle loro richieste e tratti col quaraquaqua romano renzi per avere maggiori autonomia,senza passare per il referendum.Evidentemente sanno che il referendum sarà vinto e cercano di salire sul carro del vincitore, anzi sul Carroccio.Ma come sarebbe possibile trattare con un governo non eletto che sta eliminando ogni autonomia e democrazia?Dopo aver eliminato le elezioni per le provincie, sta facendo una riforma che elimina le elezioni per il senato,svuota le regioni e toglie i soldi ai comuni,il pd s'è accorto del residuo fiscale Lomabrdo?RIDICOLI

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pierluigi facchetti

9 anni, 7 mesi

Il PD lombardo è diventato dalla sera alla mattina federalista e autonomista. Ipocriti.

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Roberto Vaccarini

9 anni, 7 mesi

Il deputato del PD Antonio Misiani e il suo partito cosa hanno fatto in questi 15 anni per ottenere maggiori spazi di autonomia regionale e per evitare che i Lombardi pagassero 54.000.000.000 di Euro in più di quello che lo stato ritorna? In tutta Europa le regioni più ricche versano più di quanto ricevono ma noi siamo quelli con la differenza maggiore e purtroppo è evidente che sono soldi buttati.

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Stefano Magnone

9 anni, 7 mesi

Le previsioni costituzionali sulla maggiore autonomia regionale possono essere condivisibili o meno ma rimangono tali e possono essere sfruttate. La Lega ha solo obiettivi di propaganda a corto raggio, come ha sempre dimostrato nella sua storia. A chi pensa che le tasse siano una prerogativa regionale ricordo che la Lega non è appunto riuscita a combinare nulla né in termini di devolution né di federalismo né di secessione. Il PD vuole maggiore autonomia dei territori e nel caso particolare risparmiare anche decine di milioni buttati per un referendum inutile sul piano pratico e teorico, visto l'accordo delle parti a sedersi al tavolo.

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sabrina belloli

9 anni, 7 mesi

Oh spettacol di gioia! I Lombardi son concordi, serrati a una Lega

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Gabriele Forcella

9 anni, 7 mesi

In altre parole: saltiamo sul carro in tempo prima che il referendum ci travolga.

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Pierluigi Brignoli

9 anni, 7 mesi

Maroni non ha vinto le lezioni promettendo di mantenere qui il 75% delle tasse? Se ne è dimenticato il giorno dopo le elezioni e la gente che lo ha votato pure...

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Leonardo Zambetti

9 anni, 7 mesi

Il sindaco di Bergamo dovrebbe spiegarci cosa rappresentano i restanti 50 MILIARDI. La mancia? O servono a pagare i forestali della Calabria che ha più «ranger» dell'intero Canada (10.500) o della Sicilia che ha toccato la cifra di 28mila unità? Dica dica.

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