Il papa di Vanessa: mia figlia e Greta
non sono due ragazzine superficiali

«Chi ha fatto Vanessa e Greta prigioniere dovrebbe ricordare cos’erano lì a fare. Volevano il bene e sarebbe un dramma se qualcuno le ripagasse con il male». E’ l’appello di Salvatore Marzullo, papà di Vanessa.

«Chi ha fatto Vanessa e Greta prigioniere dovrebbe ricordare cos’erano lì a fare. Volevano il bene e sarebbe un dramma se qualcuno le ripagasse con il male». E’ l’appello di Salvatore Marzullo, papà di Vanessa«Chi ha fatto Vanessa e Greta prigioniere dovrebbe ricordare cos’erano lì a fare. Volevano il bene e sarebbe un dramma se qualcuno le ripagasse con il male». E’ l’appello di Salvatore Marzullo, papà di Vanessa, attraverso il settimanale Oggi in edicola domani.

«Vanessa e Greta non sono due ragazzine superficiali. Mi ha fatto male in questi giorni leggere e ascoltare commenti di persone che le descrivono così. Vanessa è proprio il contrario. È una ragazza profonda che si immedesima nella sofferenza degli altri e non riesce a stare con le mani in mano», aggiunge Marzullo.

«Vanessa è maggiorenne, una ragazza d’oro, brava e responsabile. Con lei - racconta - ho cercato di ragionare, di convincerla in tutti i modi a non fare quello che aveva in mente. Ma quando ti rendi conto che tutti i tuoi discorsi, i tuoi ragionamenti e alla fine anche tutte le tue preghiere non vengono ascoltate cosa puoi fare? Non potevo impedirle di fare quello che voleva. Ho sbagliato? Dovevo legarla?».

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