Il nuovo Vivalto puntuale in stazione
Ma poi si blocca per motivi tecnici

Il treno è arrivato puntuale e nuovo di zecca alle 11.58 sul binario 1, ma il presidente Maroni ha raggiunto Bergamo in ... auto. Nel pomeriggio, però, i primi problemi, con una sosta di oltre 40 minuti a Milano Centrale per motivi tecnici

Nuovo, bello ... e già fermo. Nemmeno poche ore dopo il debutto sulla Milano-Bergamo, giovedì 8 aprile il nuovo Vivalto ha dato forfait. «Doveva partire alle 17,10 da Milano Centrale per Bergamo, ma è rimasto fermo al binario 11 per 42 minuti» spiegano i viaggiatori. Trenord, dal canto suo, parla di non ben precisate questioni tecniche. Evidentemente il rodaggio del nuovo treno per i pendolari non è stato dei migliori: nei giorni scorsi il primo convoglio arrivato in Lombardia, ora in servizio sulla Miiano-Mantova, aveva avuto problemi analoghi.

Fatto sta che il treno ha lasciato Milano alle 17:52, con tanto di annuncio-beffa, quello di un arrivo a Bergamo alle 17:58, cioè 6 minuti dopo. I rischi di un sistema di messaggistica automatico. E a chi era a bordo non è proprio mancato nulla, pure un mezzo momento di agitazione per un tecnico di Trenord che, attraversando il convoglio ad ampie falcate avvisava al telefono un collega che «c’era una perdita in condotta generale...». Alle 18,50 il treno è comunque arrivato a Bergamo, con un sospiro di sollievo generale. E un discreto giramento di scatole dei pendolari

E pensare che tutto era cominciato per il meglio, con il VIvalto arrivato puntuale e nuovo di zecca alle 11.58 di giovedì 10 aprile sul binario 1 della stazione di Bergamo per l’inaugurazione. Il presidente Roberto Maroni ha però raggiunto la stazione in... auto. Nessuna polemica, solo una curiosità che fa sorridere: a causa di alcuni impegni istituzionali a Roma, il governatore ha «perso» il treno, utilizzando infatti un volo su Linate per poi arrivare a Bergamo in macchina. Comunque puntuale, poco meno di 5 minuti dopo l’arrivo del nuovo treno pendolari.

Pur con tutti i problemi del caso, ill nuovo Vivalto è comunque in servizio sulla tratta bergamasca. Con la soddisfazione del sindaco Franco Tentorio: «Un passo importante per Bergamo, per i pendolari a cui teniamo particolarmente. Ma anche per l’Expo: con questi treni i turisti saranno agevolati e ne godrà tutto il territorio».

Anche l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno è soddisfatto: «Questo è il primo passo di un processo più lungo per fornire alla nostra regione nuovi treni e nuovi servizi». Governo permettendo, perché di taglio in taglio la situazione rischia di diventare insostenibile: «Ci hanno tagliato con effetto retroattivo 123 milioni di euro che avevamo già stanziato a bilancio e destinati al trasporto pubblico locale» ha denunciato Maroni dal binario 1. Con frecciatina alle Ferrovie dello Stato: «I disservizi della rete sono di Rfi (società del gruppo Ferrovie - ndr) , non di Trenord».

Soddisfatto anche Maurizio Manfelotto, amministratore delegato di AnsaldoBreda, che ha realizzato il treno: «È’ un giorno importante perché abbiamo potuto toccare con mano quanto questo nostro nuovo treno – il Vivalto – costruito nei nostri stabilimenti e completamente italiano, possa rispondere alle più moderne esigenze di trasporto dei passeggeri. La nostra produzione nei prossimi mesi consegnerà la nuova flotta a Trenord. Avere i nostri treni nella Regione locomotiva d’Italia è per noi un motivo di grande orgoglio». Se poi non s’inchiodassero dopo poche ore sarebbe il massimo...

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