Cronaca / Val Calepio e Sebino
Martedì 24 Marzo 2015
Il migliore gelato al mais spinato?
L’«Oasi» di Villongo batte tutti
Vincono gli abbinamenti con le tipicità del territorio al 3° Concorso di Gelateria Artigianale, promosso dal Comitato gelatieri di Bergamo e svoltosi all’Istituto alberghiero di San Pellegrino Terme.
Tema della competizione l’interpretazione del Mielgot (gelato di latte, miele e biscotto di mais spinato di Gandino) nella combinazione con i prodotti d’eccellenza del territorio. Venti le gelaterie che vi hanno partecipato, insieme agli studenti di due istituti: l’Ipssar di San Pellegrino Terme e l’Istituto Serafino Riva di Sarnico.
Primo classificato (nella foto in alto) Giuseppe Mologni della gelateria L’Oasi di Villongo che ha presentato il gusto Mielgot con miele di tiglio, achillea di Montebronzone e amarene.
Al secondo posto Simone Rota Biasetti di Artigel di Azzano San Paolo con Crema al Passito di Torre de’ Roveri e miele mille fiori. Al terzo posto Enrica Natali del Petit Fleur di Almenno San Salvatore con L’allegro Mielgot con infuso di menta fresca e salsa alle noci.
Per la sezione dedicata agli alunni della scuola alberghiera si è aggiudicato il primo posto Jacopo Zenoni dell’Ipssar di S. Pellegrino Terme con un gelato al gusto Fiordilatte con miele d’acacia Mielgot e crema di marron glacè; mentre all’Istituto di Sarnico è andato un premio per aver ottenuto il maggior punteggio assegnato dalla Giuria sulla base dei gusti presentati.
Diverse e insolite le combinazioni proposte dai venti gelatieri: dalla birra fruttata alla grappa di moscato, dalla salsa di polenta con stracchino al latte delle stalle di Piario; dall’infuso di alloro all’agre di Valtorta.
La giuria - presieduta da Luciana Polliotti e composta dai giornalisti Emanuela Balestrino, Gloria Levati, Elio Ghisalberti, da Giovanni Martinelli, vicepresidente Associazione Pasticceri bergamaschi e da Pietro Bresciani, segretario del Comitato Gelatieri di Ascom Bergamo - ha valutato il gelato in gara sulla base del gusto, della struttura, dell’aspetto visivo e dell’originalità degli abbinamenti.
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