Il M5S sulla fusione Sea-Sacbo:
giochi a carte scoperte, Orio va tutelato

Il Movimento 5 Stelle della Lombardia interviene sul tema caldo della possibile fusione tra Sea e Sacbo. «Si giochi a carte scoperte, Orio va tutelato»

«Stando a quanto si legge sui giornali, la fusione delle due società pare imminente ed impossibile da fermare, ma fin qui nessuno ha parlato in modo chiaro di dati, prospettive future, dei vantaggi e degli svantaggi di questa possibile operazione. Da questo punto di vista è incomprensibile l’entusiasmo per la fusione espresso dal Pd con Misiani e di Forza Italia con Sorte» così Dario Violi sulle ipotesi di «matrimonio» tra Sea e Sacbo le società che gestiscono gli aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio.

«Chiediamo al presidente della Provincia Rossi e il sindaco Gori, in quanto azionisti di Sacbo - continua Violi - trasparenza e coinvolgimento dei cittadini sul futuro dell’aeroporto. Attendiamo la pubblicazione dei documenti e degli studi in possesso degli azionisti pubblici sulle prospettive di fusione. I cittadini devono essere coinvolti, con assemblee pubbliche organizzate nei territori interessati, per spiegare le prospettive e i pro e i contro di questa ipotesi. Il tema dell’aeroporto di Orio al Serio è troppo importante per essere lasciato in mano a pochi, dato che si sta parlando del futuro di una delle strutture più importanti della Bergamasca, sia in termini economici che di impatto ambientale e acustico».

«È ancora troppo recente la questione della fusione del 2008 tra la bresciana Asm ricca, senza debiti e vicina al mondo industriale e la milanese Aem indebitata fino al collo e vicina al mondo della finanza. Allora illustri consulenti, tra tutti Gregorio Gitti che oggi guarda caso è parlamentare del Pd, producevano costosissimi studi a favore della fusione, e i cittadini non furono coinvolti. La fusione si è dimostrata per quello che doveva essere: un totale fallimento. Con questo non voglio dire che la fusione non si debba fare, ma pretendo che si giochi a carte scoperte e che i cittadini siano informati e coinvolti nella decisione dai rappresentanti pubblici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA