Il derby di Roma e l’Atalanta
Due pesi e (meno) di due misure

A Roma e Lazio comminata una chiusura delle curve ai non tesserati ma solo per una partita. Nessuna limitazione per altri settori né divieto di trasferte.

Il provvedimento sta già facendo discutere non poco: dopo gli incidenti post derby, il Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive) ha punito Roma e Lazio. A modo suo. «La Curva Nord della Lazio, in occasione del prossimo incontro di domenica con il Napoli, resterà chiusa con possibilità di accesso solo ai possessori della tessera del tifoso «SS Lazio 1900» ed ai bambini in possesso della «cucciolone». Per la stessa partita, in ragione delle complesse condizioni ambientali determinate dalla possibilità di contatti in città della tifoseria organizzata partenopea con quella tifoseria romanista, la vendita dei tagliandi sarà riservata ai soli residenti nella regione Lazio».

«Anche la Curva Sud della Roma rimarrà chiusa nelle partite con l’Empoli, di Tim Cup del 20 gennaio e di campionato del 31 successivo, con accesso consentito soltanto ai possessori della tessera del tifoso «A.S. Roma Club Privilege».

In sostanza, curve chiuse a chi non ha queste tessere, ma altri settori assolutamente aperti. E per una partita di campionato soltanto, più una di Coppa Italia per i giallorossi. Un trattamento decisamente diverso da quello riservato a Bergamo per gli scontri dopo Atalanta-Roma: 3 mesi di accesso alle partite riservato solo ai possessori di tessera del tifoso, con decisione caso per caso affidata alla Prefettura sull’ammissione o meno degli altri tifosi, compresi quelli che avevano già acquistato il carnet di biglietti. E per tutti i settori, non solo per le curve. Più tre mesi di trasferte vietate a tutti. Due pesi e due misure. O anche di meno.

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