Il Comune sul blocco degli straordinari
«Iniziativa che arreca un disagio alla città»

Il Comune di Bergamo ribatte alla decisione sindacale e ritiene «il blocco degli straordinari annunciato dalle rappresentanze sindacali dei vigili urbani per domenica 21 dicembre assolutamente fuori luogo».

«La richiesta dei sindacati riguardo al recupero delle festività dei turnisti è in chiaro contrasto con le tutele che il Comune di Bergamo garantisce ai lavoratori di questo comparto. Allo stato attuale, i turnisti dei vigili urbani lavorano 35 ore a settimana, 1 ora in meno di tutti gli altri dipendenti comunali, in virtù di un accordo raggiunto diversi anni fa, a ulteriore riconoscimento del disagio lavorativo di chi lavora a turno» fa sapere il Comune di Bergamo dopo l’annuncio della polizia locale di non fare straordinari.

«A tutti i turnisti viene inoltre riconosciuta un’ulteriore indennità economica, nonché la maggiorazione della paga oraria del 30 percento in caso di lavoro festivo o notturno, del 50 percento in caso di lavoro nelle sere di giorni festivi, ferme restando le 35 ore complessive di lavoro settimanale» continuano da Palazzo Frizzoni.

«Nel luglio 2013, anche sulla base delle numerose sentenze e pronunce intervenute prevalentemente nel 2012, la precedente amministrazione ha smesso di applicare anche l’istituto del recupero in caso di giorno festivo infrasettimanale. La questione era già stata sollevata e dibattuta per lungo tempo (con conseguente proclamazione del blocco degli straordinari da parte delle Rsu), ma era emersa l’impossibilità di arrivare ad un accordo tra le parti».

«Lo stato di agitazione indetto per domenica prossima crea grave disagio alla città e ai suoi cittadini, considerando soprattutto la molteplicità di appuntamenti e di eventi che caratterizzeranno Bergamo nella prossima domenica (l’ultima prima di Natale), e la motivazione opinabile addotta dalle rappresentanze sindacali, tanto più se rapportata ai problemi e ai disagi dei lavoratori del nostro Paese in questo particolare periodo storico» conclude il Comune.

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