Il Comune «cede» le case all’Aler
224 alloggi sul mercato entro il 2017

Il Comune di Bergamo affida i suoi alloggi popolari, in tutto un migliaio, all’Aler. Che però dovrà metterne rapidamente oltre 200 a disposizione dei richiedenti.

L’accordo prevede che l’Agenzia lombarda per l’edilizia residenziale riporti sul mercato, entro il 31 dicembre 2017, 224 alloggi attualmente inutilizzati perché non a norma, con un investimento di circa 6 milioni di euro.

L’Aler dunque (che in provincia gestisce già ai 8.400 alloggi) si accolla il pacchetto completo, dalla gestione, riscossione crediti fino alla manutenzione ordinaria e straordinaria, ad eccezione dell’assegnazione. Il Comune rinuncia al canone di affitto, circa 400 mila euro nel 2014 e circa 500 mila nel 2015.

La novità è stata illustrata dal sindaco Giorgio Gori e dall’assessore Francesco Valesini, assessore di competenza: «Affrontiamo il tema, un’emergenza per Bergamo, in modo del tutto innovativo, passando la gestione integrale del nostro stock ad Aler – ha detto il sindaco -. Parliamo del patrimonio Erp del Comune, le case popolari, 990 alloggi di cui 646 sono affittati, 43 in attesa di locazione e 77 sono sfitti, ma oggetto di interventi di manutenzione in corso di ultimazione. Ne restano 224, alloggi sfitti in attesa di interventi di manutenzione che rappresentano il 25% del patrimonio residenziale pubblico di nostra proprietà che è sfitto».

Per la Giunta Gori, la casa è una priorità: «Ci sono centinaia di famiglie in attesa di vedersi assegnare una casa – spiega Gori -. L’investimento che Aler si impegna a fare nei prossimi tre anni è di 5-6milioni di euro, cosa che il Comune non è nelle condizioni di fare. Non è solo una questione economica, ma anche sociale, perché questo è l’unico modo per prevenire casi come quelli di Milano, dove ci sono scontri e occupazioni. A Bergamo comunque, la situazione è sotto controllo».

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