Cronaca
Sabato 16 Gennaio 2016
Il canone Rai in bolletta è un rebus
L’errore: per incastrare i contribuenti?
Canone Rai in bolletta? Non si capisce niente. La solita soluzione all’italiana. Ne parla l’Aduc, l’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, in un comunicato che spiega molte cose ma apre anche molti interrogativi.
«Sono arrivati i tanto attesi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, sotto forma di “comunicato congiunto” con la Rai. Più che un chiarimento, in verità sembra uno spot pubblicitario e con un grave errore che, essendo a danno del contribuente, visto i trascorsi di questa imposta e dei suoi atavici sistemi incivili e illegali di riscossione, ci fa venire il più che giustificato sospetto che si tratti di un errore voluto per incastrare e far pagare di più gli ignari contribuenti».
«Partiamo quindi dall’aspetto più grave, l’errore. Il comunicato dice “il canone è dovuto una sola volta per ogni famiglia o per gruppo di persone residenti nella stessa casa”. Uno, cosa capisce? Che conviventi, coinquilini, badanti, colf, studenti fuori sede... cioè tutti coloro che vivono in una stessa casa e che hanno lì ognuno una propria residenza (scheda) anagrafica, pagano un solo canone per tutti gli apparecchi tv presenti nella medesima abitazione? No! Non è così! Ma il contrario. L’imposta/canone, come ribadito dalla legge di Stabilità e anche dalle faq del sito della Rai si paga rispetto al proprio nucleo (scheda) famigliare anagrafico, anche se diversi nuclei sono nella medesima abitazione e l’apparecchio tv è uno solo. Così era prima della riforma, e così continua ad essere ancora oggi».
Ora guardiamo il resto. Spot pubblicitario. Attenzione alle parole. Non stiamo parlando di una marca di detersivo, che può essere più conveniente dell’altra perché a pari prezzo consente più lavaggi, ma di una imposta. Così recita lo spot: “Da quest’anno pagare l’abbonamento Tv è più semplice ed economico. Niente più bollettini postali nelle case degli italiani. Pagare il canone tv è adesso facile come accendere la luce: dal 2016 il costo sarà incluso nella bolletta elettrica e sarà più conveniente”. Per capire meglio. Qualcuno ha mai sentito dire che quest’anno l’Iva è conveniente?
Dopo il grave errore e la nota di colore, il comunicato Rai-Agenzia delle Entrate dà alcune spiegazioni e rimanda per approfondimenti al sito specifico della Rai. Eccole: 1) Verrà presto creato un numero verde gratuito da chiamare per i chiarimenti. È una novità, poiché ancora oggi chiamare i call center Rai costa 14,49 centesimi di euro al minuto da fisso e fino a 48,8 centesimi di euro al minuto con uno scatto alla risposta fino a 15,75 centesimi di euro da cellulare. Dieci minuti al telefono dal cellulare costano 5 euro (3), quasi un mese di canone...
2) Niente più bollettini da pagare entro il 31 gennaio. Bene, quindi chi non riceverà il canone in bolletta - perchè non ha residenza e bolletta elettrica intestata nella stessa casa - ê evidentemente autorizzato ad attendere “nuovi ordini” dall’Agenzia delle Entrate. Attendiamo fiduciosi.
3) Novità anche sugli arretrati. Non è contenuta nel comunicato ma sul sito Rai. Riportiamo fedelmente: “Che cosa succede se detengo un apparecchio e non pago il canone tv? Il mancato pagamento del canone tv da parte di chi non è ancora abbonato può essere rilevato in qualsiasi momento con verbale da parte dell’Autorità di controllo. In questo caso i contribuenti devono corrispondere il canone con la decorrenza accertata nel verbale e sono soggetti alle sanzioni previste dalla legge, ammontanti nel massimo a 619 euro per ogni annualità evasa”. Il sito della Rai (non l’Agenzia delle Entrate) ci dice quindi che se paghiamo in bolletta per la prima volta non subiremo multe per gli arretrati, perché il canone deve essere corrisposto a partire dalla data dell’accertamento e di conseguenza non si può’ presumere la detenzione precedente. L’accertamento ovviamente potrà avvenire o in caso di collaborazione del contribuente (il funzionario Rai non ha alcun diritto di entrare in casa di un privato cittadino) oppure da parte delle forze dell’ordine su mandato dell’autorità giudiziaria.
4) Segue poi una frase decisamente criptica e sibillina: “il canone verrà addebitato nella bolletta elettrica della casa di residenza a prescindere dalla persona a cui è intestata”. Soggetto, predicato e complemento, per cortesia! Ma che vuol dire? La persona a cui è intestata cosa? Provando a ragionare con pazienza, “intestata” non può riferirsi alla bolletta, che a forza di cose a qualcuno è intestata e da ciò non si può “prescindere”. Si riferirà allora alla residenza? Ma la residenza non si “intesta”. E allora? L’unica possibilità è che si riferisca alla casa: il canone si paga nella bolletta della casa di residenza a prescindere dalla persona cui la casa è intestata, cioè a prescindere dal proprietario, quindi sia che la casa sia mia, sia che io sia un inquilino in affitto o in comodato. Ma già che è un comunicato chiarificatore perché non essere chiari? Perché lasciare sempre aperti dubbi e ipotesi? Quanta fatica...
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